“Quando l’odio non funziona cominciano a dire bugie“. All’improvviso Romelu Lukaku è riapparso. Così, con un enigmatico messaggio – in inglese e con un errore grammaticale – consegnato a una storia Instagram. Il riferimento è ovviamente al caso del suo mancato trasferimento all’Inter, ma quelle parole scritte dall’attaccante belga possono significare tutto e niente. È falso che abbia flirtato con la Juventus? La società nerazzurra ha usato il presunto tradimento come scusa, mentre i motivi della rottura sono altri? Lukaku non smentisce nulla e soprattutto non racconta la sua versione. Per rompere il silenzio ci sono voluti giorni, ma i tifosi nerazzurri delusi si aspettavano ben altro.

Il messaggio su Instagram arriva nel giorno in cui La Gazzetta dello Sport racconta altri due retroscena su Lukaku. Il primo, quello più interessante, riguarda lo spogliatoio della squadra di Simone Inzaghi. I senatori, da Lautaro a Barella, sarebbero rimasti infastiditi dall’atteggiamento del belga e avrebbero condiviso la scelta della società di chiudere la trattativa con il Chelsea. Anzi, avrebbero chiarito che un eventuale ripensamento non sarebbe gradito. E tornano in mente le parole affidate ai social da Federico Dimarco dopo il suo ritorno ad Appiano Gentile: “L’unica cosa che resta sempre intatta è la maglia nerazzurra. E il sentimento di chi la ama per davvero“. Un riferimento proprio a Lukaku?

Il secondo retroscena del quotidiano sportivo tira in ballo la madre di Lukaku, che avrebbe spinto insieme all’avvocato Ledure per ascoltare altre proposte – Juventus e Milan – oltre a quella dell’Inter. Il belga non ha mai gradito in carriera qualsiasi riferimento a sua madre, quindi questo potrebbe averlo portato a reagire. Restano solo due certezze. Lukaku al momento si allena con la squadra B del Chelsea e sembra avere offerte concrete solo dall’Arabia Saudita (la Juve si farà viva solo in caso di addio di Vlahovic). Solo Lukaku può spiegare la sua versione e le sue ragioni. Ma per farlo non basta qualche parola a caso in una storia Instagram.

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