Aveva cominciato a volare ad aprile del 1947 a bordo dei bimotori Douglas Dc-3 Dakota della Transadriatica. Dalla rotta classica, Venezia-Roma, fino alle altre tratte, nazionali e internazionali (“Si viaggiava anche in Europa”). Yvonne Girardello è stata la prima hostess d’Italia: si è spenta nella sua casa al Lido di Venezia a cent’anni, che aveva compiuto ad aprile. Anche ilfatto.it aveva raccontato la sua storia. Nata a Venezia il 29 aprile 1923, Annita Girardello – per tutti Yvonne – ha sempre vissuto tra la laguna e il mare. Al Lido cominciò a lavorare per le Officine Aeronavali, quando l’aeroporto di Venezia era lo storico Giovanni Nicelli a S. Nicolò, nella parte nord dell’isola. “Ero impiegata, con il compito di controllare gli aerei che venivano riparati durante la guerra – aveva raccontato Yvonne – Ce n’erano anche di tedeschi perché allora eravamo alleati della Germania. Avevo vent’anni”. Poi la svolta, finito il secondo conflitto mondiale: non più bombe, ma servizio civile. Quelli che erano aerei militari (“residuati di guerra”) furono convertiti in aerei per trasporto passeggeri. Yvonne si fece trovare pronta, superando tutte le prove di resistenza per volare. Assistente di volo, un mestiere che non solo non esisteva ma che proprio non aveva una definizione. Tanto è vero che fu inquadrata come addetta al bar dell’aereo. Successivamente gestì un negozio di vestiti per bambini e lingerie artigianali, nel sestiere di San Marco. Quando il 4 novembre 1966 la terribile acqua granda l’alluvione che colpì Venezia, travolgendo e danneggiando gravemente anche il suo negozio, Yvonne fu tra i tanti che presero coscienza delle conseguenze delle scelte politiche collegate allo sviluppo dell’area industriale di Porto Marghera, denunciando le speculazioni dei potentati di allora.

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