Un 37enne di nazionalità marocchina è fuggito dalla Rems di Villa Caterina di Pra, la stessa residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza appena fuori Genova dove il prossimo 28 luglio sarà trasferito Luca Delfino, il cosiddetto “killer delle fidanzate” condannato per omicidio volontario premeditato. Delfino ha già scontato 16 anni e otto mesi nel carcere di La Spezia; ora dovrà passare altri sei anni nella Rems di Villa Caterina perché ritenuto socialmente pericoloso.

Il suo arrivo ha riacceso i riflettori sulla struttura che in passato ha già visto più di un ospite riuscire ad evadere, tanto che recentemente era stato disposto un rafforzamento dei livelli di sicurezza. Misure che non sono comunque riuscite ad impedire la fuga dal cancello principale da parte del 37enne, il quale ha scagliato a terra un guardiano prima di dileguarsi nella notte del 20 luglio. “Ennesima evasione alla Rems sulle alture di Pra’, pochi minuti fa evasione dal cancello principale”, si legge nel messaggio su un gruppo social di quartiere riportato da Genova Today. “Complimenti alla struttura per come sta operando in questi anni, soprattutto in questo periodo così delicato. Mi domando – scrive ancora il residente – se chi si assume la responsabilità di questo trasferimento sappia esattamente quello che succede qui”. Per i Consiglieri regionali della Lega Alessio Piana e Gianmarco Medusei l’episodio è motivo per “ripensare l’esecuzione delle misure di sicurezza a livello nazionale”, commentano. “Speriamo che la proposta del braccialetto elettronico sia presa in considerazione dalle autorità competenti e dal legislatore nazionale, e da parte nostra ci attiveremo con un’azione di sensibilizzazione in tal senso”.

Chi è Luca Delfino – Ex barman, nel 2007 uccise a Sanremo (Imperia) la sua ex fidanzata Maria Antonia Multari. Per quell’omicidio è stato condannato a 16 anni e otto mesi e finirà di scontare la pena nella Rems. Pare che negli ultimi mesi abbia confessato a un suo compagno di carcere di volere uccidere Bruna Biggi, la sorella di Luciana, anche lei una sua ex fidanzata trovata sgozzata nel centro storico di Genova nel 2006. Un delitto rimasto impunito anche se i sospetti si sono sempre concentrati sull’ex barista che però venne assolto. Per il suo avvocato, Riccardo Lamonaca “non ci sarebbe stata alcuna confidenza o confessione” perché il suo assistito “mai direbbe una cosa del genere soprattutto a uno sconosciuto”.

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