Tre anni di carcere. Questa la condanna per Patrick Zaki, il giovane ricercatore universitario che dall’arresto nel febbraio del 2020, attendeva di conoscere il suo destino. La pena è stata riferita all’Ansa da uno dei quattro legali dell’attivista al termine dell’udienza odierna a Mansura, in Egitto. Zaki – che solo il 5 luglio scorso si è laureato con 110 e lode all’Università Alma Mater di Bologna – è stato portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all’esterno. L’udienza si è svolta oggi a Mansura. Zaki è accusato da governo egiziano di diffusione di notizie false” per un articolo scritto nel 2019 su attentati dell’Isis e due casi di discriminazione nei confronti della comunità copta. Zaki rischiava fino a cinque anni di carcere. Zaki dovrà quindi tornare in carcere. “Calcolando la custodia cautelare” già scontata, “si tratta di un anno e due mesi” di carcere ha spiegato Salah. “Patrick è stato arrestato in tribunale in vista del suo trasferimento alla stazione di polizia di Gamasa” ha scritto su Twitter Hossam Bahgat, attivista egiziano per i diritti umani e fondatore dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), la stessa ong con cui ha collaborato Zaki. La legale principale di Zaki ha annunciato un ricorso contro la condanna: “Chiederemo al governatore militare di annullare la sentenza o di far rifare il processo come è avvenuto nel caso di Ahmed Samir Santawy“, ha detto Hoda Nasrallah parlando all’Ansa.

“Spero che il giudice stabilisca una data per il verdetto lasciando libero Patrick e non rinvii nuovamente il processo”, aveva dichiarato l’avvocata Hoda Nasrallah all’Ansa prima della lettura del verdetto. “Sono appena arrivato al tribunale di Mansura e sono in attesa dell’inizio dell’udienza. Spero, come al solito, nella fine del processo che mi permetta di viaggiare normalmente” aveva ha scritto Patrick Zaki su Facebook verso le dieci e un quarto ora locale (lo nove e un quarto in Italia). Il giovane era stato rinviato a giudizio il 13 settembre del 2021 dopo 19 mesi di custodia cautelare. A ogni udienza la custodia veniva rinnovata di 45 giorni. Dal 7 febbraio 2020 all’8 dicembre 2021 era stato detenuto in più carceri egiziane. Quando era stato scarcerato aveva ringraziato per le numerose manifestazioni organizzate per chiedere il suo rilascio. “Il nostro impegno per una soluzione positiva del caso di Patrick Zaki non è mai cessato, continua, abbiamo ancora fiducia” dichiara la premier Giorgia Meloni.

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