Patrick Zaki si è laureato con 110 e lode all’Università Alma Mater di Bologna. La proclamazione è avvenuta questa mattina in collegamento dall’Egitto perché il giovane non ha avuto l’autorizzazione a venire in Italia per la discussione della tesi e la cerimonia. Zaki ha ottenuto la laurea magistrale in Letterature moderne comparate post coloniali curriculum Gemma – Women’s and Gender Studies (Studi di Genere e delle Donne).

“Sono grato a tutti, sono fortunato ad essere uno studente dell’Università di Bologna, e ringrazio le istituzioni, la città e tutti coloro che mi sono stati vicino, spero presto di essere lì con voi“, ha detto Zaki. Molto emozionato, ha tenuto un breve discorso in inglese in collegamento video dall’Egitto. Ha discusso una tesi in Media giornalismo e impegno pubblico. Nel ringraziare ha citato Nelson Mandela: “Sembra sempre impossibile finché non viene fatto, questa frase si avvicina molto al mio caso”, ha detto aggiungendo che “lo studio è stata la mia resistenza, oggi sono felice”.

“E stato un percorso difficile, oggi è un giorno di festa, ma la festa vera la faremo quando ti potremo abbracciare a Bologna”, ha commentato il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari, presente alla proclamazione della laurea magistrale. “Sono ore di festa perché sono felice per il dottor Patrick Zaki, però tra poco torna a essere l’imputato di un processo assurdo, nelle udienze di un processo infinito”, ha sottolineato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Anche Noury era presente nell’aula del Dipartimento di Lingue, Letterature e culture moderne dell’Università di Bologna. Il 18 luglio è in programma una nuova udienza del processo. “Speriamo – prosegue Noury – che sia quella positivamente conclusiva, veramente un percorso a ostacoli, ma lui ha dimostrato che quando si alza un ostacolo davanti a lui, lo salta; una grande resistenza, sono veramente orgoglioso di essergli vicino”.

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