Finalmente in Italia, come previsto dalla legge delega 227/2021, è stata istituita la figura del Garante nazionale della disabilità.
Se ci fermiamo ad una prima impressione potrebbe sembrare una buona, mi correggo, un’ottima notizia. Eppure, come spesso accade quando si prova a leggere tra le righe e dietro il linguaggio spesso troppo semplificato, il rischio che si corre è la ennesima delusione.

La politica nel nostro Paese ci ha abituato da diversi anni ai proclami roboanti ed alle promesse immaginifiche ed anche la disabilità forse non poteva sfuggire a queste regole. Così capita di scoprire che affianco ai difensori civici ed ai garanti della disabilità regionali si sia pensato di aggiungere, nonostante esista il ministro della Disabilità e il suo corposo staff, anche il garante nazionale. Non ho ancora menzionato i garanti cittadini già diffusamente (ed inutilmente) presenti solo per esigenze di brevità.

L’Italia si prepara a schierare un esercito di garanti della disabilità con trattamenti economici fantasiosamente diversificati in ogni Regione, Comune e provincia finalmente guidati da un garante nazionale. E da un ministro. Ci sarebbe da esserne contenti se a ciascuna di queste figure, ad iniziare da quella apicale del ministro, fossero associate funzioni sostanziali e non meramente consultive o di sterile rappresentanza. Se ad ognuno di loro venisse data la possibilità di emettere sanzioni, disporre veti al varo di norme o di gestire risorse economiche non residuali ma “essenziali”.

Niente di tutto questo accade e accadrà per ciascuno dei garanti presenti e futuri; in compenso saranno assicurate comparsate di vario genere in convegni ed inaugurazioni, presenze in dibattiti ed audizioni nei consigli comunali, regionali e addirittura in Parlamento. Ci saranno garanti soddisfatti del prestigio raggiunto ed altri alla ricerca di un posto al sole ancora più evidente nel panorama della politica italiana. Garanti a garanzia di altri garanti in una corsa incontrollata verso il nulla cosmico.

Poi, in fondo a questo ennesimo bizantinismo della politica, forse qualcuno scorgerà i disabili.
Le persone con disabilità con i loro problemi e le loro tremende solitudini quotidiane. Le loro famiglie costrette a cercare tra un bonus e una indennità uno spazio di vita più lieve. Facendo accuratamente attenzione a scansare il garante del garante del garante del garante del ministro…

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