Duro attacco sferrato al governo Meloni dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nel corso della sua diretta Facebook prende di mira il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto e successivamente il titolare del dicastero dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (“il suo nome è un presagio”, afferma il politico dem).

De Luca premette che tra lo scontro frontale della politica con la magistratura e i casi La Russa e Santanchè “è tutto un circo equestre”. Poi si sofferma sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione destinate al Mezzogiorno e sui ritardi del Pnrr: “Abbiamo un governo totalmente incapace di gestire le questioni economiche. Ci sono i 21 miliardi di euro disponibili per il Sud e che sono bloccati da un anno. E il ministro Fitto ancora non dà risposte. È qualcosa di scandaloso. Io per la verità avevo pensato di istituire un premio ‘traduzione’ per quei giornalisti che sono in grado di spiegare che diavolo dice il ministro Fitto nelle sue conferenze stampa – continua – Sono 6 mesi che sento ripetere sempre le stesse pappolate e non si capisce mai che cosa stia facendo di concreto. Se qualcuno ha capito che diavolo sta facendo Fitto per il Pnrr, ce lo spieghi. Dice che domani avremo la terza , la quarta, la quinta rata… Chiacchiere al vento. Di concreto non c’è nulla. Questo è un manicomio“.

Poi smonta la social card annunciata dal governo Meloni, il contributo una tantum di 382,50 euro destinato alle famiglie con almeno 3 componenti e con Isee fino a 15mila euro per le spese alimentari di prima necessità.
“Anche questa è un’altra avventura, un’altra cosa totalmente demenziale – commenta De Luca – Intanto, da questo bonus sono escluse le persone sole, le famiglie con un solo genitore e un figlio e due persone anziane che vivono da sole. E non solo: sulla base dei criteri fissati dal governo che nessuno conosce nel dettaglio, dall’Inps sono stati inviati 2 elenchi diversi ai Comuni. Un elenco contiene i nomi delle persone ammesse al beneficio, l’altro riguarda persone che teoricamente possono accedere al bonus ma non lo avranno perché non ci sono soldi“.

De Luca, a titolo d’esempio, cita i numeri di beneficiari del bonus e non per i capoluoghi di provincia campani: “Ad Avellino è arrivato un elenco con 578 persone a cui può andare il bonus e un altro con 2768 persone che hanno il titolo per avere il bonus ma che non lo avranno. A Benevento 1229 persone accederanno al bonus, 2800 persone non sono state ammesse. A Napoli 31mila persone avranno il buono, 42.500 persone no. A Salerno 1411 persone lo avranno, 5800 persone non avranno un accidente di niente perché i soldi non ci sono”.

Il politico conclude: “Praticamente adesso avremo una grande massa di persone che si rivolgeranno ai Comuni e all’Inps per avere questo buono. Ma non lo avranno. Ma si può andare avanti così in questo paese? Neanche un terzo delle persone con Isee inferiore ai 15mila euro avrà la social card – chiosa – Poi c’è tutta l’altra questione riguardante le tipologie ammesse di acquisti alimentari: un altro manicomio nel manicomio. Siamo di fonte a operazioni minime dal punto di vista del valore, ma assolutamente propagandistiche“.

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