È stata subito rinviata al 5 settembre l’udienza al Tribunale del Riesame di Firenze sull’arresto di Salvatore Baiardo. Dopo la rinuncia al mandato da parte del suo difensore di fiducia, il difensore d’ufficio nominato dai giudici ha fatto istanza di rinvio per studiare gli atti della causa. Il favoreggiatore della latitanza dei boss stragisti Filippo e Giuseppe Graviano – divenuto noto al grande pubblico per le sue ospitate a Non è l’Arena su La7 dopo aver “predetto” l’arresto di Matteo Messina Denaro – era presente in aula: la Procura fiorentina, nella persona del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, aveva chiesto il suo arresto e la custodia cautelare in carcere lo scorso 26 maggio, ma il gip aveva respinto l’istanza. Contro la decisione il pm ha presentato opposizione al Riesame.

Baiardo è accusato di calunnia ai danni del conduttore di Non è l’Arena Massimo Giletti e di favoreggiamento nei confronti di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, a loro volta indagati a Firenze come presunti mandanti occulti delle stragi di mafia del 1993. L’uomo vicino ai boss stragisti, infatti, dice che Giletti ha mentito ai pubblici ministeri che lo hanno ascoltato come persona informata sui fatti, riferendo loro come lui gli abbia mostrato una foto raffigurante Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Una foto che invece i pm sono convinti esista. A proposito del presunto scatto è stato sentito dai pm anche Urbano Cairo, proprietario di La7, che lo scorso aprile ha improvvisamente chiuso la trasmissione di Giletti.

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