Salvatore Baiardo, già condannato per favoreggiamento dei fratelli Filippo e Giuseppe Graviano (i boss palermitani condannati per le stragi del 1992 e del 1993) in una diretta TikTok ha affermato ieri che la procura di Firenze, nella persona del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, avrebbe chiesto il suo arresto in data 26 maggio. La richiesta di custodia cautelare in carcere, sempre secondo Baiardo, sarebbe stata rigettata dei giudici. Però il procuratore Tescaroli avrebbe fatto opposizione e il 14 luglio si terrà una camera di consiglio nella quale altri giudici decideranno se accogliere la richiesta di arresto o meno. La Procura di Firenze non conferma né smentisce.

Baiardo si è lamentato nella diretta sostenendo che non ci sarebbero gli estremi per la sua carcerazione e ha spiegato il contesto dal quale sarebbe scaturita l’iniziativa del pm Tescaroli. “Tutto è nato presumo da questa fantomatica foto che ha detto Giletti”. Baiardo fa riferimento alla episodio della fotografia che, secondo quanto raccontato da Massimo Giletti ai pm di Firenze, lui stesso avrebbe mostrato al conduttore televisivo in un bar fuggevolmente senza dar modo all’interlocutore di controllare con calma l’autenticità dello scatto. Nella fotografia, secondo quanto riferito da Giletti ai pm, sarebbero stati ritratti, a detta dello stesso Baiardo a Giletti, Silvio Berlusconi, il generale dei carabinieri Francesco Delfino, e il boss Giuseppe Graviano. La fotografia sarebbe stata scattata nel 1992 sul lago d’Orta dove Giuseppe Graviano era latitante, probabilmente secondo Giletti con fini di ricatto.

L’istantanea documenterebbe l’esistenza di rapporti tra il boss, allora latitante ma ancora non ricercato per le accuse più gravi inerenti stragi, il generale Delfino e l’allora imprenditore Silvio Berlusconi, prima della sua discesa in campo in politica. I legali del Cavaliere, quando era ancora in vita, hanno smentito nettamente i rapporti con Graviano, asseriti anche dal boss nel 2016 in cella mentre era intercettato e nel 2020 in aula al processo Ndrangheta Stragista, affermazioni e rapporti che non hanno trovato alcun riscontro. Lo stesso Giletti ha affermato con i pm di non sapere se il giovane da lui intravisto nella foto e ritratto insieme a quello che gli sembrò essere Berlusconi, fosse effettivamente Giuseppe Graviano.

Di certo Baiardo ha un atteggiamento ondivago nei confronti di Silvio Berlusconi. Nella diretta Tik Tok, come in altri suoi interventi recenti, difende il leader di Forza Italia e lo rappresenta come una vittima della persecuzione giudiziaria dei pm. In passato (soprattutto davanti alla telecamera nascosta) con Report aveva detto cose ben diverse sul Cavaliere recentemente scomparso. Contattato dal Fatto Quotidiano venerdì 16 giugno Baiardo dice: “Non so nulla di più di quello che mi è stato notificato dalla Dia. Sono appena due fogli nei quali c’è scritto che il 14 luglio ci sarà la camera di consiglio sull’opposizione del pm Tescaroli al rigetto della sua richiesta di custodia cautelare nei miei confronti. Quindi non conosco il reato che mi contestano, vedo solo che il gip ha subito rigettato la richiesta del pm. Cercherò di saperne di più dai miei legali”.
L’ex gelataio di Omegna, paese sul lago d’Orta dove ospitava i Graviano negli anni novanta, recentemente ha anche annunciato la sua intenzione di scendere in politica. Sempre su Tik Tok ha persino dato il via a una richiesta pubblica di finanziamento. Sempre su Tik Tok ha comunicato nome e simbolo del suo nascente movimento politico con il quale probabilmente ha fatto capire che potrebbe candidarsi alle elezioni europee prossime. Su Tik Tok ha mostrato il simbolo. Il nome è: “L’alternativa c’è“.

Baiardo è divenuto famoso quando, mesi prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro, in un’intervista a Massimo Giletti, aveva previsto che di lì a poco si sarebbe verificato quello che lui definiva un ‘regalino‘ al neonato governo Meloni. In realtà il regalino non era gratuito perché – sempre secondo Baiardo – sarebbe stato inserito in una sorta di trattativa che aveva come contropartita la concessione di cambiamenti legislativi favorevoli ai boss reclusi, come i fratelli Graviano appunto.

A seguito del verificarsi della sua ‘profezia‘, Giletti lo aveva invitato di nuovo in trasmissione. In occasione dei contatti con il giornalista, durante gli incontri vicino a casa Baiardo, il gelataio avrebbe raccontato la storia della foto, secondo Giletti. Baiardo ha scoperto che Giletti aveva raccontato tutto questo ai pm di Firenze quando è stato perquisito dalla Dia alla ricerca della foto. I pm indagavano su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri per l’ipotesi di un loro ruolo di ‘mandanti esterni‘ nelle stragi del 1993. Ipotesi già avanzata e archiviata su richiesta dei pm in passato e sempre smentita e mai riscontrata. A quel punto Baiardo ha cambiato atteggiamento nei confronti di Giletti, attaccato a più riprese e accusato di mentire. Baiardo ha sempre negato in più occasioni pubbliche che la foto esista.

Però Baiardo ha riferito anche a Paolo Mondani, inviato di Report, dell’esistenza della foto di Giuseppe Graviano con Berlusconi. Non solo. A Mondani ha parlato addirittura di tre fotografie ritraenti Graviano con Berlusconi. Anche in questo caso, dopo la trasmissione da parte della Rai della sua intervista “rubata” con la telecamera nascosta dall’inviato di Report, Baiardo ha smentito le affermazioni fatte sostenendo di avere detto volutamente balle al giornalista perché si sarebbe accorto di essere ritratto di nascosto. Baiardo è stato condannato nel 1996 per favoreggiamento dei due fratelli boss del mandamento di Brancaccio, fedelissimi del capo dei capi Totò Rina, che ospitava in latitanza e portava in giro per l’Italia nei primi anni ’90. Non è dato sapere per cosa sia indagato oggi.
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