“È una sensazione meravigliosa“. Jannik Sinner si gode il momento: a 21 anni per la prima volta si trova in semifinale in uno Slam, per di più a Wimbledon. E pazienza se di fronte troverà l’avversario peggiore, Novak Djokovic, finora imbattibile in questa stagione quando si gioca tre set su cinque. Un anno fa, proprio sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, Sinner andò molto vicino a battere il serbo, arrendendosi al quinto dopo essere stato in vantaggio 2 a 0: “Sarà una partita completamente diversa da quella dell’anno scorso. Lui mi conosce meglio e io conosco meglio lui. Sarà anche un po’ tattica“, spiega ora l’altoatesino. Che un anno fa crollò alla distanza e ora sente di aver colmato quella sua lacuna: “Posso stare in campo per molte ore senza soffrire“.

Il serbo, numero 2 del mondo e del tabellone, ha superato il russo Andrej Rublev ai quarti e punta all’obiettivo grosso: vincere il suo ottavo Wimbledon (sarebbe il quinto consecutivo) e coltivare un sogno chiamato Grande Slam dopo i successi in Australia e al Roland Garros. Non perde una partita a Londra dal 12 luglio 2017, quando fu costretto al ritiro nei quarti contro Tomas Berdych. Sinner quindi ha davanti una missione impossibile, che però cerca di affrontare con la leggerezza di chi ha già centrato un risultato storico, diventando il terzo italiano dopo Pietrangeli e Berrettini ad arrivare così avanti a Wimbledon: “Sono estremamente felice di poter disputare la mia prima semifinale qui, in un luogo speciale e su una superficie speciale”.

Parlando in conferenza stampa, l’azzurro ha poi analizzato la semifinale con Djokovic: “È sempre difficile giocare qui contro Novak, soprattutto nei Grandi Slam. Ne ha vinti. Ha vinto l’Australia, ha vinto Parigi. Anche per lui si tratta di un’enorme iniezione di fiducia. Ma sono felice. Lotterò per ogni palla. Mi godrò il momento, sapendo che posso andare forte, cercherò di batterlo“. Su questo non ci sono dubbi, il problema semmai è il come: “Ora ho due giorni di riposo, per cercare di lavorare su un paio di cose che potrebbero servirmi per il prossimo match. Vediamo come va”. Sinner sente di avere un’arma in più rispetto a un anno fa, quando si dovette arrendere a Djokovic dopo due set perfetti: “Fisicamente sono migliorato. Sono molto più forte”.

Una confidenza con il proprio corpo da affiancare alle novità tecniche che rendono l’altoatesino più sicuro del proprio gioco: “Anche dal punto di vista mentale si va in campo diversamente, sapendo di essere anche un giocatore Top 10. Penso che anche dal punto di vista del gioco o del tennis mi sento meglio. Se devo giocare lo slice, ora posso farlo senza pensarci. Prima era sempre un po’ diverso. Posso andare a rete sapendo di avere buone volée“. “Ora ho alcune cose buone nel mio gioco e spero di poterle usare nel modo giusto”, ha concluso Sinner.