Musica

Marco Mengoni commosso a San Siro: “Dite ti amo a chi volete bene, la vita è una sola”

Successo per l'ultima tappa del tour negli stadi di Marco Mengoni, completamente sold out, allo Stadio San Siro di Milano con ospiti Elodie e Ernia. Uno show che chiude un anno di successo del percorso artistico del cantante. Dopo il Circo Massimo di Roma, il 15 luglio, si apre un nuovo capitolo ambizioso: tour europeo in autunno e lancio discografico internazionale

di Andrea Conti

Che Marco Mengoni sia bravo e che in 13 anni di carriera (complice l’aiuto della manager storica Marta Donà) sia riuscito a imporsi come un artista riconoscibile e unico è cosa assodata. Il risultato palpabile è stato il gran finale del tour negli stadi, che si è svolto ieri sera a Milano con San Siro sold out e 58mila presenze. Uno show che ha chiuso un capitolo di successo del percorso artistico del cantante e la trilogia “Materia”, al terzo posto della classifica album Fimi del primo semestre. L’artista non si è risparmiato dal punto della performance, con una scaletta di 25 canzoni e una scenografia a ricreare le trasmissioni tv degli Anni 70, in tema col concept di “Materia”. L’incipit è lo stesso del precedente tour nei palazzetti con l’ingresso dell’artista nello stadio dal fondo del parterre sulle note di “Cambia un uomo”. Poi i grandi successi da “L’essenziale” a “Guerriero”, passando per “Pronto a correre” all’ultimo singolo disco d’oro “Pazza Musica” in duetto – a sorpresa – con Elodie.

Da segnalare le parole, molto importanti, pronunciate durante lo show: “Questo mondo e questa vita sono tutto ciò che abbiamo e sarebbe giusto fossero più belli, più equi e più facili per tutti ma così non è! E allora è arrivato il momento di incazzarsi e lottare perché forse, solo tutti insieme, possiamo ancora cambiare le cose”. Un concetto che è stato accompagnato da sequenze video ad evocare le battaglie per le lotte civili, la sfilata di un Pride, il Black Lives Matter e la lotta contro il cambiamento climatico. Del resto già a Eurovision Song Contest, dove si è classificato al quarto posto con “Due Vite”, apparendo sul palco della Finale con la bandiera rainbow, Mengoni aveva lasciato presagire che si sarebbe impegnato ancora di più sul fronte della giustizia sociale e politica. Una libertà espressiva ed artistica che il cantante ha espresso non solo con le parole, ma anche dal punto di vista del look con gli abiti Versace vintage degli Anni 80 sexy e sfrontati. Ma Mengoni ha voluto anche invitare i fan ad essere più onesti con se stessi. “Ho fatto degli errori in passato e ho cercato e sto cercando di risolvere delle cose– ha affermato commuovendosi – Ad esempio ad esempio ad esprimere a parole i miei sentimenti. Imparate a dire ti amo alle persone a cui volete bene e non sprecate queste occasioni. La vita è una sola”. La regia dello spettacolo ha staccato tra il pubblico e c’erano diverse ragazze e ragazzi in lacrime. Una dote rara quella di empatizzare, in maniera profonda, col proprio pubblico.

Tra i momenti più intensi del live il momento dedicato a “Due Vite”, brano vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo 2023, in cui i 58mila presenti hanno accolto con un abbraccio ideale l’artista che si è sciolto in lacrime di commozione. Sorpresa per il pubblico di Milano, oltre alla presenza di Elodie su “Pazza Musica”, è salito sul palco Ernia per “Fiori d’orgoglio”. E ora cosa accadrà? Intanto c’è il capitolo finale al Circo Massimo di Roma il 15 luglio, dove non si assisterà al solo concerto di Mengoni, ma ci saranno attività collaterali per far vivere una esperienza unica a chi sarà presente. Ad accompagnare l’artista, gli amici e colleghi Elodie, Bresh, Gazzelle e Samuele Bersani.

Ma c’è un progetto annunciato tra le righe e lasciato sotto traccia, un po’ per scaramanzia e un po’ perché è legato allo sviluppo artistico oltre i confini italiani. Non solo un tour europeo, al via da ottobre, ma dal punto discografico c’è la volontà di far conoscere all’estero la voce e la musica di Mengoni, con il lancio dei grandi successi dell’artista in versione inglese e spagnola. Non è un caso che l’artista stesso, a margine di un incontro con la stampa a Padova il 20 giugno scorso, abbia ammesso: “Il giorno dopo il concerto al Circo Massimo, andrò in studio di registrazione perché devo vedere due robette e capire due cose. Due come ‘Due vite’, ma non tre come i dischi del progetto ‘Materia’ (ride, ndr). Una esperienza così si fa una volta sola nella vita”. La sfida all’estero sarà ambiziosa e non priva di difficoltà, ma vale la pena tentare sfidare la sorte, specie a questo punto della maturità artistica di Mengoni con 8 album in studio, 75 dischi di platino, oltre 2 miliardi di streaming totali e 9 tour. Se non ora quando?

LA SCALETTA 1. Cambia un uomo 2. Esseri umani 3. No stress 4. Voglio 5. Muhammad Ali 6. Psycho Killer 7. Credimi ancora 8. Mi fiderò 9. Luce 10. Proteggiti da me 11. Parole in Circolo 12. Due nuvole 13. L’Essenziale 14. Pazza musica con Elodie 15. Due Vite 16. Fiori d’orgoglio con Ernia 17. Sai che 18. Hola 19. Ti ho voluto bene veramente 20. Guerriero 21. Ma stasera 22. Pronto a correre 23. Io ti aspetto 24. Proibito 25. Buona vita

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