Alfonso Signorini ha dedicato il suo editoriale su Chi all’addio di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5 e ad altre considerazioni sul telemercato. Uno dice, “se si è scomodato lui, (ancora) volto Mediaset, per dire la sua, avrà preso una posizione netta, precisa e anzi avrà offerto una visione del tutto nuova a queste vicende di telemercato”. Vediamo.
“La gente si fa prendere la mano e non si distingue più la finzione dalla realtà. Si scrive tutto e il contrario di tutto. Perché la fanta-tv esiste, vive e lotta insieme a noi”, scrive Signorini. E fin qui, niente nuovo sotto il sole milanese. Anche perché “la gente può pure farsi pure prendere la mano”, certo, ma nel caso di D’Urso – per esempio – hanno parlato l’ad Mediset Pier Silvio Berlusconi e la stessa conduttrice, c’è poco da farsi prendere la mano. Le dietrologie, saprà Signorini, fanno parte del gioco. Quindi perché questa stoccatina alla fanta-tv? Il riferimento è forse alle voce di una sua prossima sostituzione alla guida del Grande Fratello Vip? Chissà. Si campa di ipotesi nel fantastico mondo del telemercato. “C’è anche chi fa sapere che si è tolto dal giro delle poltrone, senza che nessuno gli abbia mai proposto di rimanerci”, aggiunge il direttore di Chi e su questo, come dargli torto.
“Poi ancora, la Balivo, la Blasi, la Annunziata: ogni ora spunta un nome nuovo“, scrive. Qualcuno gli dica che ognuno di questi nomi è entrato a pieno titolo nella narrazione reale. Ed ecco il punto, il cuore dell’editoriale: “Ma ce n’è uno che vale per tutti: Barbara D’Urso. C’è chi si chiede perché non conduca più Pomeriggio 5, c’è chi si chiede perché qualcuno se lo chieda, c’è anche chi sogna di vederla impegnata in caffeuccio e cha cha cha a Ballando con le stelle. E c’è chi obietta che non ci andrà mai, perché le sale da ballo non hanno i megawatt di Cologno Monzese“. Insomma, la posizione di Signorini è chiara. E piuttosto tranchant. La chiosa, infine: “Tra qualche giorno tutto si spegnerà e si ritornerà a parlare dei classici argomenti da ombrellone: l’inflazione, l’estate che non è più quella di una volta, il caos negli aeroporti. Sai che noia… Tremo al solo pensiero che il mio cellulare non squillerà più alle undici di sera con la voce del collega in fibrillazione: ‘Sei seduto? Tieniti forte!’. Ah la bellezza del telemercato”. Lo rassicuriamo: andrà così direttore, che di telemercato si parla esattamente nei giorni del telemercato. Poi la gente dimentica, se ne frega, e menomale: vale per le ipotesi, per la realtà, per chi resta e per chi va.
