Proseguono le proteste in tutta la Francia dopo la morte di Nael, il 17enne ucciso da un agente di polizia a Nanterre. A Parigi è schierata la polizia in assetto antisommossa per reprimere la violenza e le rivolte, anche con il lancio di gas lacrimogeni, durante le proteste dei manifestanti per le strade della città. Venerdì 30 giugno, infatti, in Francia sono stati dispiegati 45 mila agenti per affrontare una quarta notte consecutiva di violenti disordini.

A Lione numerosi negozi sono stati vandalizzati e saccheggiati. La città è a ferro e fuoco: sono stati appiccati incendi e sparati fuochi d’artificio. I manifestanti si sono radunati in Place Bellecour, mentre la polizia ha continuato a pattugliare le strade in assetto antisommossa e con i mezzi blindati.

A Rosny-sous-Bois, banlieue a nord di Parigi, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis, un gruppo di giovani ha vandalizzato un McDonald’s. Dopo aver rotto i vetri del fast-food, all’arrivo della polizia i manifestanti si sono dati alla fuga.

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Proteste in Francia, i sindacati di polizia: “È l’ora della battaglia”. La sinistra insorge: “Un appello alla guerra civile”

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