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Twitter, editori musicali contro Elon Musk: avrebbe violato il diritto d’autore di migliaia di brani. Chiesti 250 milioni di danni

Per la National Music Publishers Association la violazione dei copyright musicali su Twitter non è una novità, ma sarebbe peggiorata in modo consistente da quando Elon Musk ha acquisito Twitter nell'ottobre 2022, anche a causa del ridotto numero di addetti a cui poter far riferimento per le problematiche del caso

di F. Q.

Avrebbe permesso la pubblicazione su Twitter di post contenenti almeno 1700 brani, violando sistematicamente i copyright musicali: è l’accusa rivolta a Elon Musk da un gruppo di 17 editori musicali, che hanno presentato presso il tribunale distrettuale di Nashville, negli Stati Uniti, una richiesta di risarcimento per 250 milioni di dollari.

David Israelite, presidente della National Music Publishers Association – tra cui spiccano, tra gli altri, la Sony Music Publishing, Universal Music Publishing Group e Bmg Rights Management – ha affermato che Twitter “ignora regolarmente le ripetute violazioni“, e si configura come “la più grande piattaforma di social media che ha completamente rifiutato di concedere in licenza milioni di canzoni sul suo servizio”. Mentre, sottolinea l’accusa, altri social come TikTok, Facebook e YouTube si sono adeguati ad un’utilizzazione corretta dei contenuti musicali decidendo di corrispondere agli editori la musica presa in licenza. È, ad esempio, il caso italiano di Facebook e Instagram, che a maggio avevano riportato le canzoni tra i post grazie alla riapertura del dialogo con la Siae, che era riuscita a far rimuovere dalla lista dei brani quelli senza rinnovo di licenza.

Per la National Music Publishers Association la violazione dei copyright musicali su Twitter non è una novità, ma sarebbe peggiorata in modo consistente da quando Elon Musk ha acquisito Twitter nell’ottobre 2022, anche a causa del ridotto numero di addetti a cui poter far riferimento per le problematiche del caso. L’accusa afferma che Twitter, sebbene sostenga di “Rimuovere i contenuti in risposta a reclami validi, quasi sempre entro ore dalle segnalazioni iniziali, se non in pochi minuti, in realtà ignora abitualmente i trasgressori recidivi e le violazioni, rifiutandosi di adottare le misure di cui dispone per fermare questi specifici casi di cui è a conoscenza“.

Per Twitter, la pubblicazione di post con musica rappresenta un aumento del coinvolgimento degli utenti – da sottolineare come tra i brani oggetto di violazione spicchino pezzi di viralità globale appartenenti ad artisti come Rolling Stones, Lady Gaga, Taylor Swift, Beyoncé, Ed Sheeran, Rihanna, solo per citarne alcuni – e questa risorsa costituisce un vantaggio sleale rispetto alle piattaforme concorrenti che pagano per le licenze, sostiene l’accusa.

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