di Alessio Andreoli

Per qualche giorno non accenderò la televisione, né consulterò ai social, né comprerò giornali e non andrò neanche al bar. Sono stato assillato dalla sua presenza per decenni e adesso, in suo nome sono monopolizzati tutti i media. Il mainstream continuerà per settimane la narrazione di quest’uomo che ha rovinato l’Italia. Si parla di rispetto, ma il rispetto non va guadagnato in vita? Per quanto mi sforzi, non trovo un solo episodio che possa riabilitarlo, proprio nessuno.

Non temo nemmeno il giudizio di chi gli è stato vicino perché chi gli è stato vicino e conosceva le sue vere condizioni fisiche ha, probabilmente da qualche tempo, iniziato le manovre per accaparrarsi tutto quanto possibile a cominciare dall’eredità politica. Sono anche convinto che non tutto l’elettorato si sposterà su uno degli altri partiti di destra o cosiddetto centro perché molti sono fanatici che, non potendo essere fedeli a un’ideologia, hanno idolatrato la persona obbedendo ad ogni sua parola senza nessuna valutazione critica.

Tutti coloro che per tanti anni anni lo hanno irragionevolmente ed irrazionalmente adorato ora che è venuto a mancare l’idolo in cui si identificavano, su cui hanno costruito la loro personalità, sicuramente si sentono persi, provano sconcerto o addirittura un senso di vuoto. Chissà se qualcuno tra i cittadini fedelissimi si è reso conto di essere stato preso in giro fino all’ultimo. Il rispetto per quelle persone – che quasi avrebbero dato la vita per il proprio idolo – avrebbe imposto trasparenza sulle condizioni di quest’uomo; al contrario sono state illuse fino a pochi giorni fa con improbabili video, dove solo un occhio attento e un vero ascolto delle parole potevano svelare le reali condizioni sanitarie del protagonista così ben imbellettato.

A me quest’uomo non mancherà affatto, mi preoccupa che nel tourbillon della conseguente infodemia che ci affliggerà chissà per quanto tempo tutto passerà in secondo piano e chissà quante e quali manovre qualcuno che ora si straccia le vesti tenterà di far passare sottobanco.

Mi preoccupa il fatto e ci sono già molti segnali, che il Parlamento si sposterà ancora più a destra e questo succederà perché, venendo a mancare il capo carismatico, i nostri parlamentari saliranno di corsa sul carro del vincitore. D’altronde sono note e famose da anni le capacità acrobatiche di chi siede sugli scranni del Parlamento.

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