Ogni volta che tentano di bloccare i camion in uscita vengono sgomberati e trascinati via con la forza dalla polizia, ma nonostante questo, da dieci giorni, prosegue il presidio permanente davanti ai cancelli del magazzino di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio (Fi).

I lavoratori in sciopero sono decine dei 160 facchini e autisti in appalto che, per Mondo Convenienza, consegnano mobili, cucine e altro arredamento per la casa ai clienti: “Dormiamo e restiamo qui, in sciopero, perché ci fanno lavorare dalle 12 alle 15 ore al giorno – denunciano dal presidio animato dal Si Cobas – chiediamo l’applicazione del contratto nazionale della logistica anziché quello pulizie-multiservizi”. Autisti e facchini sostengono di iniziare la loro giornata lavorativa alle 7 per terminarla molto spesso alle 22: “Fino a quando non svuotiamo completamente il camion, che ci consegnano pieno, è un lavoro talmente usurante che nessuno resiste oltre 2-3 anni e cercano continuamente facchini, pochissimi resistono a queste condizioni”.
Dall’azienda nessun commento, mentre per la ditta appaltatrice RL logistica e montaggi “i contratti sono regolari” e, per questo, non c’è alcuna intenzione di aprire un dialogo con i dipendenti in sciopero. “Quello di Campi Bisenzio è un esempio estremo di lavoro povero e di dumping salariale ottenuto tramite il sistema degli appalti – rilancia il Si Cobas – Si tratta di una situazione che si protrae da anni su tutti i magazzini Mondo Convenienza a livello nazionale, con l’apertura di inchieste della magistratura a Bologna e Ivrea dove si procede contro l’azienda per il reato di sfruttamento, caporalato e razzismo“. Dal 1 giugno, per garantire le consegne, al magazzino di via Gattinella ogni giorno arrivano da altre città altri dipendenti della società appaltatrice, anch’essi assunti con il contratto “multiservizi”. In questa dinamica si inserisce l’incidente di mercoledì scorso, quando un autista si è diretto con il mezzo contro uno dei colleghi in sciopero, investendolo. All’ennesimo sgombero, ieri, i lavoratori si sono incatenati rendendo più lungo (e rischiose) le operazioni delle forze dell’ordine, mentre il gazebo con i materiali della protesta è stato travolto dalla carica della polizia. Al termine dello sgombero, come negli scorsi giorni, autisti e facchini sono tornati a presidiare i cancelli: “Mondo Convenienza continua la sua politica antisindacale con la sostituzione dei lavoratori in sciopero – continua la polemica il Si Cobas – e la polizia interviene con la forza per sgomberare i lavoratori in sciopero e consentire all’azienda di fare partire le consegne”.
Nell’ambito dell’ultimo sgombero, nella concitazione dei trascinamenti e dei colpi tre lavoratori sono svenuti e un delegato sindacale è stato trasportato di urgenza al pronto soccorso per difficoltà a respirare dopo aver subito la pressione di tre agenti. “A chi è senza diritti sta venendo tolto anche il diritto di protestare e di scioperare – si sfoga Luca Toscano, sindacalista che da anni lavora con Sarah Caudiero in situazioni di sfruttamento estremo tra Firenze e Prato. Decine di poliziotti e carabinieri, a spese della collettività, sono da giorni impegnati a reprimere una protesta pacifica per garantire i profitti di una azienda già sotto processo per caporalato e sfruttamento. È un segno inquietante di una deriva antidemocratica nel paese. La politica e le istituzioni locali non hanno nulla da dire su questo?”.
Articolo Successivo

L’abuso degli stage tra proposte destinate a chi ha già esperienza nel settore, straordinari imposti e nessun giorno di riposo né festivi

next