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Rovazzi: “Non mi considero un cantante, ho in mente un programma tv tutto mio. Fazio? L’ho chiamato per sentire come stesse…”

Il personaggio di spettacolo si è raccontato al Messaggero

di F. Q.

Si prende poco sul serio, Rovazzi. O forse assume la posa di chi si prende poco sul serio? Chi può dirlo. In una intervista al Messaggero racconta della sua La Discoteca Italiana feat. Orietta Berti, un tormentone estivo in potenza: “Gabry Ponte me lo mandò e non mi piacque. Due notti dopo, mi sono svegliato canticchiandone il ritornello. L’ho richiamato”. Nel video Rovazzi fa la parte di quello che non vuole cantare tormentoni ma viene “costretto dalla discografica” ad esibirsi a feste per bambini e sagre e sulla somiglianza dei titoli con i “colleghi di tormentone” (DiscoParadise di Fedez, Articolo 31 e Annalisa, ItaloDisco dei Kolors e ora La Discoteca Italiana) spiega: “Con Fedez ne abbiamo riso perché sembra fatto apposta. Anche i video hanno tutti scene in balera. I pezzi, però, sono molto diversi. Credo i titoli vengano dalla stessa urgenza di celebrare un’estate in cui finalmente si può tornare ad alitarci addosso, post-pandemia. La discoteca è immagine perfetta”. Ma attenzione perché delle classifiche, giura, non gli importa: “Non mi interessano le classifiche. Nasco videomaker, la FIMI non sapevo neanche cosa fosse quando mi dissero che ero primo. Ancora oggi non mi considero un cantante”. Si considera uno con “un buon occhio per i marketing” e ha in mente un programma tv tutto suo “con interviste come quelle che facevo su Twitch”. Che la Rai possa tenerlo il considerazione per la fascia di Che Tempo che Fa? “Mi spiace per Fazio. L’ho chiamato per sentire come stesse e ora sono contento per lui: dopo 40 anni, ha deciso di respirare aria nuova”.

Rovazzi: “Non mi considero un cantante, ho in mente un programma tv tutto mio. Fazio? L’ho chiamato per sentire come stesse…”
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