Una barca che aveva più di 40 anni e con una capienza massima di 15 persone. Sono questi i punti dai quali gli investigatori sono partiti per individuare eventuali responsabilità nel naufragio della house boat ‘Gooduria’ di proprietà di Claudio Carminati nel quale sono morte 4 persone sulle 23 a bordo. Tutti, tranne due di loro, erano agenti segreti in attività o in pensione, scrive Repubblica, arrivati sulle sponde del Lago Maggiore per una rimpatriata.

Nell’annuncio con il quale Carminati pubblicizzava le gite sull’imbarcazione che da tempo era anche la sua casa, nella quale viveva con la moglie Anya Bozhkova, 50enne russa di Rostov anche lei deceduta nell’incidente, era scritto chiaro che la capienza massima era di 15 persone, riporta Fanpage, e di conseguenza anche i salvagente disponibili si fermavano a quel numero, ben al di sotto delle presenze del 28 maggio, quando una tromba d’aria ha travolto il mezzo rovesciandolo quando era ancora distante dalla riva.

Proprio sulle precauzioni adottate e sulla corretta manutenzione del mezzo sta indagando la Procura di Busto Arsizio che ha già raccolto le testimonianze di alcuni testimoni oculari della tragedia. Resta da capire se lo skipper avesse già iniziato le manovre per tornare a riva, dato che altre imbarcazioni presenti sulle acque del lago avevano fatto ritorno sulla terra ferma con ampio anticipo, date le condizioni in rapido peggioramento. Risposte, queste, che si avranno probabilmente dopo il recupero del relitto, ancora inabissato a 15 metri di profondità.

Intanto, però, non sarà semplice raccogliere ulteriori dichiarazioni delle persone presenti sull’imbarcazione al momento del naufragio. Se si escludono le vittime, due ex agenti dell’Aise, Claudio Alonzi, 62enne di Alatri, e Tiziana Barnobi, 53enne, Bozhkova e il 54enne Shimoni Erez, agente in pensione dei servizi israeliani, gli altri sono stati presto evacuati e di loro sembra si siano perse le tracce. Gli altri agenti israeliani sono stati trasferiti in patria già lunedì mattina con un volo militare, scrive Repubblica, mentre gli italiani sono stati portati via in tutta fretta dai pronto soccorso e dagli hotel tra Sesto Calende e Malpensa, dove non risulta traccia del loro pernottamento. Anche uno dei due furgoncini Ford presi a noleggio per la gita è rimasto incustodito sulla banchina del porticciolo da dove era salpata la ‘Gooduria’, accanto alla Clio bianca di Anya Bozhkova e alla Mercedes di Claudio Carminati.

Anche in Israele, da quanto si apprende, pochissime notizie di stampa circolano sulla vicenda. Un elemento che lascia aperta l’ipotesi che la presenza di così tanti agenti segreti di diverse nazionalità nello stesso luogo non fosse legata esclusivamente ai festeggiamenti per un compleanno. Secondo quanto scrive il Corriere, infatti, “dopo incontri per lo scambio di documenti gli israeliani avevano perduto l’aereo di ritorno e avevano deciso di prolungare la sosta per altri due giorni”.

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