Il Manchester City è alieno e persino i “galacticos” sono costretti ad inchinarsi al cospetto di una squadra perfetta. I Citizens non sbagliano nulla e portano a casa una semifinale di ritorno dominata in lungo e in largo: 4 a 0 e i ragazzi di Guardiola sono in finale, dove affronteranno l’Inter, reduce dalla doppia vittoria contro il Milan.

Nel primo tempo il ritmo e il pressing altissimo del City sono troppo per la squadra di Ancelotti, intrappolata nella propria metà campo e incapace di ripartire. Dopo un paio di occasioni clamorose, tra cui il colpo di testa sotto porta di Haaland parato da un grande Courtois, Bernardo Silva chiude un’azione quasi da Playstation: dopo circa 30 minuti, la squadra di casa abbassa leggermente il ritmo e il Real crea l’occasione più ghiotta del match, con il tiro da lontano di Toni Kroos, che si infrange sulla traversa. Il City, che nella prima metà crea tantissime chances per il raddoppio, va nuovamente in gol al minuto ’37 con l’uomo forse più in forma della serata, l’ala destra portoghese, che sigla la doppietta. Raro vedere i Blancos soffrire così, ma dinanzi ad una corazzata del genere è difficile anche tenere la palla tra i piedi.

Dopo un primo tempo quasi a senso unico, nel secondo la situazione non cambia: il Real non riesce ad imporre il proprio gioco e i gol di Akanjii e del subentrato Alvarez firmano il trionfo del City. Pep Guardiola dimostra di aver tratto un insegnamento dalla semifinale dello scorso anno, vinta dal Madrid nonostante due gare combattutissime. Lo spagnolo prepara perfettamente la partita e non dà mai ad Ancelotti la possibilità di attuare delle contromisure: dominio a centrocampo e sulle fasce, dove Silva e Grealish incantano l’Etihad per 90 minuti. I Citizens volano in finale con una prestazione sublime, che preoccupa senza dubbio l’Inter e i suoi tifosi. Il 10 giugno ad Istanbul è l’occasione per Guardiola di coronare un sogno iniziato dal suo arrivo a Manchester: la vittoria della Champions con il City.

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