I sette cartellini rossi, le nove ammonizioni e il caos totale in campo descrivono perfettamente il finale surreale di River Plate-Boca Juniors, terminato 1-0 per i padroni di casa: il Superclasico non è mai una partita tranquilla, ma stavolta succede davvero di tutto. Match sereno fino al ’93 minuto, quando l’arbitro Herrera decreta il calcio di rigore per il River in seguito ad un fallo in area di Sandez su Palavecino. L’ex Livorno Miguel Borja trasforma dagli 11 metri e da lì in poi il delirio: tutto parte da un battibecco tra il portiere del Boca Romero (ex Samp e Venezia) e Palavecino, che esulta in faccia al capitano degli avversari Foigal. Da quel momento, per circa 20 minuti sul terreno di gioco accade l’inimmaginabile.

Entrambe le panchine delle due squadre corrono in campo e scatta una maxi rissa che obbliga le forze dell’ordine a intervenire per sedare gli animi. Il parapiglia generale fatto di pugni e spintoni trasforma il Superclasico in un incontro di boxe. In campo anche giocatori infortunati che non sarebbero dovuti scendere nel rettangolo di gioco, come l’ex United Marcos Rojo e Paulo Diaz. Il direttore di gara, che durante la partita era riuscito a tenere la situazione sotto controllo, anche grazie all’impiego dei cartellini gialli , è costretto ad estrarre sette cartellini rossi: tre per i padroni di casa (due dalla panchina) e quattro per gli ospiti.

La partita viene sospesa per 18 minuti, durante i quali in sala Var si analizzano le immagini della scazzottata, per individuare i responsabili principali. Espulso anche il tecnico del Boca Jorge Almiron. È possibile che nei prossimi giorni affiorino altre squalifiche dopo una precisa disamina dei fatti. Lasciando stare il finale in stile pugilato, la vittoria regala al River il primato in classifica con un vantaggio momentaneo di 9 punti sulla seconda; per il Boca si complica la situazione, poichè il club si ritrova in 13esima posizione a -19 punti dalla vetta.

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