È previsto per domani l’appuntamento con l’inizio dell’ottava edizione del Festival dei diritti umani, in programma dal 3 al 6 maggio presso il Memoriale della Shoah di Milano e la Cineteca Milano Mic -Museo Interattivo del cinema (ma non solo: la kermesse sarà fruibile anche online sul sito https://www.festivaldirittiumani.stream/). Ad inaugurare il festival sarà l’intervento di Fatima Haidari, la prima guida turistica donna in Afghanistan, costretta a scappare dal regime dei Talebani: Haidari racconterà al pubblico la fuga dal suo Paese e il suo arrivo in Italia, dove sta tentando di ricostruirsi una vita. “Ora qui sono più consapevole, sono libera, sento che nessuno può fermarmi”, afferma Haidari, che descrive ormai l’Afghanistan come un’immensa prigione per le donne, e si augura un cambio di rotta.

Seguiranno poi altri appuntamenti, tra cui l’approfondimento – che sarà quotidiano – con il talk “Vietato informare. Come reagire alle minacce e querele intimidatorie che vogliono zittire i giornalisti”, che prenderà in esame le vessazioni quotidiane subite dal giornalismo, in particolare da quello indipendente, oppresso da provvedimenti giudiziari che minano la salvaguardia del diritto di informazione. Durante il talk (che attribuirà crediti per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti) si alterneranno le voci di Marina Castellaneta, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Giuseppe Giulietti, coordinatore dell’Associazione Articolo21, Sielke Kelner, ricercatrice ed attivista dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa – OBCT, Elisa Marincola, portavoce di Articolo21, Nancy Porsia, giornalista indipendente, e Nello Scavo, giornalista di Avvenire.

La manifestazione ha anche deciso di dedicare uno spazio alla mostra fotografica della giovanissima artista Rachele Ricci, intitolata Arkivio 2.0 la strage di Moggiona, in cui si ripercorrerà l’eccidio nazifascista avvenuto nel Casentino durante la seconda guerra mondiale, per tornare con la memoria alle atmosfere e ai luoghi di un episodio da non dimenticare: la mostra resterà aperta ai visitatori fino a sabato 10 giugno. Come previsto, a conclusione di ogni serata, sarà proiettata una delle pellicole della Sezione Film: una raccolta di film tratti dalle principali rassegne internazionali, che saranno trasmessi presso la Cineteca Milano MIC-Museo Interattivo del Cinema di Milano. Ad accompagnare la visione interventi di approfondimento e interviste alle registe e ai registi. Domani sarà il turno del lungometraggio Ta Farda di Ali Asgari, che racconta le vicende di Fereshteh, studentessa e ragazza-madre iraniana: un ritratto puntuale della Teheran di oggi, che denuncia i soprusi quotidiani nei confronti delle donne che vivono in questo Paese.

Il Festival dei Diritti Umani rappresenta una della principali iniziative di sensibilizzazione sui diritti del nostro Paese: un evento che attraverso incontri, talk, film, documentari, mostre, vuole parlare a tutti per contrastare l’indifferenza, richiamando in particolare le nuove generazioni. L’edizione 2023, che è la prima ad essere organizzata dalla neonata Fondazione dei Diritti Umani ETS, torna ad essere dal vivo dopo il periodo pandemico, e, oltre a quelli citati, sarà costellata da numerosi altri appuntamenti: tutte le informazioni sono reperibili dagli utenti sul sito: https://www.fondazionedirittiumani.org/partecipa/festival-dei-diritti-umani/edizione-2023/

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