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Bruce Willis e gli incidenti sul set a causa della malattia: “Per il suo staff era diventato solo una marionetta. Gli dettavano le battute da un auricolare”

Nonostante il malessere dell'attore fosse visibile a tutti, c'è chi ha preferito girarsi dall'altra parte

di F. Q.

Due anni fa, durante le riprese del film White Elephant, la malattia che ha colpito Bruce Willis era peggiorata in modo così repentino da essere evidente a tutta la troupe che l’attore avesse qualcosa che non andava. La demenza frontotemporale stava iniziando a mostrare i primi sintomi, tanto che per la star di Hollywood iniziava a diventare impossibile ricordare le battute. Tuttavia, pur di concludere le riprese, lo staff decise di dargli un auricolare, da cui un assistente leggeva le sue battute sul copione.

L’assurdità della situazione non sfuggì certo ai membri dello staff, ma quando qualcuno si recava sul set a chiedere perché l’attore portasse sempre gli auricolari, il suo team gli rispondeva che Bruce aveva perso l’udito a un orecchio sinistro a causa di un incidente sul set di ‘Trappola di cristallo‘. Tuttavia questa risposta non era assolutamente convincente, specialmente perché capitava di vedere Willis portare l’auricolare a volte in un orecchio, a volte nell’altro. Anche il regista del film, Jesse V. Johnson, che aveva lavorato anni prima con Willis, aveva dichiarato che la persone che aveva di fronte “chiaramente non era più il Bruce che ricordava”. Tuttavia, il suo team continuava a negare l’evidenza fino a quando, grazie all’intervento dei suoi famigliari, l’attore decise di ritirarsi, abbandonando per sempre il mondo del cinema.

Prima di quel momento, però, Bruce Willis girò innumerevoli film, in situazioni sempre più assurde, come avvenne sul set di Out of Death, dove al regista Mike Burns venne imposto di comprimere tutte le scene in cui era presente Bruce Willis in un singolo giorno di riprese. Che voleva dire girare circa 20 minuti di film in 8 ore di lavoro. L’anno successivo il “team” di Willis tornò all’attacco, proponendo al regista un altro film con l’attore e assicurandogli: “Sta molto meglio, è un’altra persona!”. Niente di più lontano dalla realtà. Bruce era ormai sfruttato in maniera offensiva e disumana dal suo staff, che lo sballottava da un set e l’altro senza troppe remore, tanto che, come ha dichiarato di recente al Los Angeles Times un membro della troupe, “per loro Bruce era solo una marionetta”.

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