Via libera del Consiglio dei ministri al dl per il rafforzamento della capacità amministrativa in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni (decreto Pa) e a quello recante disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche (dl Siccità). Slitta ancora invece l’approvazione del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, già arrivato al secondo passaggio in Cdm: il 28 marzo c’era stata una retromarcia sulla liberalizzazione dei saldi ed era emerso anche un problema di coperture. Il nuovo scoglio, secondo quanto filtra, è invece rappresentato dalle misure sulle concessioni per gli ambulanti.

Per quanto riguarda l’emergenza siccità, il provvedimento approvato dal governo punta a semplificare il settore idrico. Il decreto legge prevede, tra l’altro, la nascita della Cabina di regia (entro un mese ci sarà la prima riunione), incardinata presso la presidenza del Consiglio e presieduta, per delega, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. “Misure chiave che renderanno l’azione del Governo e delle Regioni massimamente efficace e più coordinata”, rivendica il Mit spiegando che mediante l’applicazione delle semplificazioni previste per gli investimenti pubblici finanziati con fondi nazionali ed europei “si promuoverà una rimodulazione delle risorse per il settore, con l’intento di promuovere la realizzazione degli interventi più urgenti e di rapida attuazione”.

Semplificazioni anche per le attività di riutilizzo delle acque reflue depurate, sino al 31 dicembre 2023, e per la realizzazione di impianti di desalinizzazione. Alle opere ritenute urgenti per il contrasto della crisi idrica si applicheranno procedure semplificate e si ridurranno i tempi per le attività di verifica dell’impatto ambientale. Entro il 30 settembre 2023, le Regioni potranno intervenire per mettere in efficienza gli invasi esistenti, in particolare attraverso le attività di manutenzione da fanghi e sedimenti. Il Commissario straordinario, in carica fino al 31 dicembre 2023, e prorogabile di un anno, interverrà, invece, con poteri sostitutivi in caso di inerzia o ritardo nella realizzazione degli interventi e sulla gestione delle risorse idriche. Su delega del presidente del Consiglio dei ministri, poi, potrà intervenire adottando, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti o, se necessario, dando esecuzione ai progetti. Gli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto ai fenomeni di scarsità idrica, istituiti presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale, monitoreranno il corretto utilizzo delle risorse.

L’altro dl approvato in Cdm, quello sul rafforzamento della capacità amministrativa in materia di organizzazione delle Pubbliche amministrazioni, prevede invece tra l’altro assunzioni per le forze di sicurezza. Due terzi del nuovo organico (oltre 2100 assunzioni) riguardano l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera. “Si tratta di un segnale concreto per i cittadini e per i servitori dello Stato che ogni giorno assicurano il controllo del territorio”, dicono fonti di governo. Le assunzioni nel settore delle Forze dell’ordine sono finanziate attraverso l’ultima legge di Bilancio con i fondi previsti per la sicurezza.

Il decreto interviene poi al fine di consentire alle pubbliche amministrazioni, sulla base delle necessità espresse, il potenziamento delle proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica. Il testo innalza al 12%, fino al 31 dicembre 2026, la percentuale massima per la copertura con personale estraneo alle amministrazioni pubbliche dei posti dirigenziali di amministrazioni che rivestono il ruolo di stazioni appaltanti per il Pnrr. Inoltre si incrementano, come già previsto in base agli stanziamenti effettuati con la legge di bilancio per il 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), le dotazioni organiche delle amministrazioni centrali, dando termine al 30 giugno per la conseguente riorganizzazione delle strutture e con la previsione delle relative procedure di assunzione del personale.

Nel dl Pa, inoltre, è previsto l’aumento del compenso fino al 30% per i ricercatori che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie. L’introduzione della norma è un tentativo di interrompere la fuga di cervelli. Inserita nel provvedimento anche la norma finalizzata a garantire la continuità del servizio per i lavoratori di Almaviva Contact. La disposizione permetterà ai dipendenti della società di continuare a operare almeno fino al 31 dicembre prossimo, attraverso uno stanziamento di 5 milioni di euro volti a ripristinare il servizio di contact center 1500.

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