Pino Insegno rompe il silenzio. “Dicono di tutto su di me, ora divento nuovo ct della Nazionale, la prossima settimana prendo il posto di Mattarella“, ironizza il conduttore da settimane al centro di rumors e retroscena che lo ritraggono come il prossimo “asso pigliatutto” della Rai in quota Fratelli d’Italia, legato alla premier Meloni da una storica amicizia.
“Certo che mi piacerebbe tornare in Rai”, aggiunge Insegno a chi glielo chiede, glissando sulle ipotetiche proposte di cui si parla da giorni, nel corso della 14esima edizione del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di Seta Nera“.
Il famoso doppiatore era stato associato dal quotidiano “La Stampa” alla conduzione del prossimo “Festival di Sanremo“, pur essendo la kermesse già nelle mani di Amadeus per il quinto anno consecutivo. Per Dagospia e Tvblog sul piatto la conduzione de “L’Eredità” al posto di Flavio Insinna, il Corriere della Sera aveva rilanciato l’ipotesi “I Soliti Ignoti” mentre erano circolate voci anche sulla guida dello show di capodanno “L’anno che verrà”.
Nelle scorse settimane il conduttore romano era stato ricevuto addirittura a palazzo Chigi, incontro durato circa mezz’ora e rilanciato dalle agenzie di stampa. Insegno aveva partecipato da speaker a Piazza del Popolo alla chiusura della campagna elettorale di Giorgia Meloni e si era espresso anche a favore dell’elezione di Francesco Rocca, nuovo presidente della regione Lazio.
“Torno in Rai perché sono bravo. Niente raccomandazioni, non sono una velina”, aveva dichiarato a Repubblica lo scorso febbraio. “Secondo voi perché sono sparito dalla tv, perché non sono bravo? Vai a vedere chi ha preso le mie trasmissioni, non faccio nomi perché non voglio querele, ma queste sono le indagini che un giornalista serio dovrebbe fare. Ho doppiato 400 professionisti, ho fatto 600 puntate in tv. Poi non c’era più posto per me”, aveva concluso il conduttore.