1. Taccuino arabo. Frammenti di viaggio tra Europa e Medio Oriente, di Giuseppe Acconcia (Bordeaux Edizioni), è un bellissimo viaggio sgangherato e profondo nelle anime che popolano i margini del quotidiano. Tessere di un puzzle che raccontano di ricerche spirituali, dell’Islam, di contraddizioni culturali e sentimentali. Analessi e prolessi si amalgamano nelle strade di Parigi, in Iran, in Siria, Grecia, Marocco… briciole di reportage che si impastano le une alle altre, formando un‘icona dell’Oriente, dell’esotico, diversissima da quella commercializzata dall’impero della comunicazione di massa.

2. Gelsi e sangue. L’Ottocento, qui da noi, (Edizioni Biblioteca dell’Immagine), nuova, potente opera di Massimiliano Santarossa, è un’epopea narrativa di un’epoca storica e di un preciso territorio geografico (Friuli e Veneto). Il viaggio inizia il 17 ottobre del 1797 con Napoleone e si interrompe il 23 maggio del 1915, nelle ore che precedono l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Romanzo storico, popolare, capace di ricostruire un linguaggio e un vissuto, Gelsi e sangue è una nuova tappa del lavoro di ricerca di Santarossa, autore tra i più talentuosi, coerenti e seri, in Italia. Una prosa che richiama, a tratti, a quella di Ottiero Ottieri, Guido Cavani e Pietro Di Donato.

3. E a proposito di Ottiero Ottieri, da poco Utopia Editore ha ripubblicato Contessa, a mio avviso capolavoro (a pari merito di Tempi stretti) dell’autore romano. La storia, narrata con una prosa secca, morbosa e clinica, segue un tratto della vita della psicosociologa Elena Miuti, insieme paziente e terapeuta, in cerca di tranquillità e della ricetta per spurgarsi dai propri demoni. Vani e vaghi tentativi di allontanarsi dall’alcol, amanti precari, disagio esistenziale. Uscito per la prima volta nel 1975, Contessa è un romanzo che mantiene inalterata la sua dirompente contemporaneità. Un riuscito affresco comico e disperato del caos mentale occidentale.

4. Pornocidio, di Tersite Rossi e Marco Gonzo (Mincione Edizioni), racconta le storie di un rancoroso investigatore privato che vorrebbe bere in pace e ignorare i suoi clienti, buoni solo a metterlo davanti a torbidi casi di sesso malato, depravato, deviato. In una divertente e riuscita parodia del genere, il collettivo Tersite Rossi e il misterioso Gonzo, mettono in scena coppie di scambisti scomparse, pornostar suicide, universitarie lesbiche attratte dal mondo sadomaso, feste private a base di sesso e cocaina, maniaci sessuali, ninfomani. Lo stile scoppiettante, semplice e diretto, fa di Pornocidio un’ottima prova letteraria.

5. Porno Freak (Mille Battute Edizioni), è un libro dedicato alla letteratura hard firmato dal collettivo Okina Sagi. Il volume è composto da diciannove racconti pornografici ambientati in diverse parti del mondo (Corea del Nord, Messico, Scozia, Francia, Stati Uniti) e in Italia. Si va dallo strano rapporto tra un funzionario di partito e una bambola gonfiabile, a un’ammucchiata in un cinema equivoco; da una sessione di gruppo in un centro yoga a un evasivo incontro dalle tinte forti in un motel a stelle e strisce. Storie dure, torbide, a volte grottesche, che creano un buon mosaico narrativo.

Atrepagine. La letteratura di chi scrive, di Davide Barilli (Oligo Editore), è un interessante testo che si interroga su quali siano i gusti letterari degli scrittori, le loro prime passioni narrative in tempo d’infanzia, i grandi romanzi che avrebbero voluto scrivere. Prende così avvio un fiume di interviste fatte di domande e risposte dirette. Interviste fatte a scrittori, poeti, critici, saggisti e giornalisti. Una curiosa e riuscita inchiesta che trasforma il lettore in voyeur letterario.

Articolo Precedente

“La terra dei figli”, il nuovo libro di Zecchi per un’ideologia della nuova destra italiana (che fa a fette la fede nella scienza)

next
Articolo Successivo

Artemisia Gentileschi a Napoli, dal 19 marzo in mostra alle Gallerie d’Italia

next