Ennesima lite social tra le diverse sigle che si rifanno al comunismo, questa volta incentrata su Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd. A innescarla è un post di Marco Rizzo, leader del Partito comunista di ispirazione marxista-leninista: “Incarna al meglio la nuova sinistra fucsia e radical-chic, nemica della classe media lavoratrice, nemica della classe operaia, nemica delle famiglie. La sua agenda è quella di Sanremo: gender fluid, filo-Ue, Nato e guerra, trans-femminista e gretina, contro le auto e le prime case. Un ottimo “prodotto” delle élites liberiste e mondialiste“, ha scritto martedì scorso su Facebook, postando una foto in bianco e nero della nuova leader dem accanto ad Aboubakar Soumahoro, il deputato finito al centro dello scandalo cooperative. E concludendo: “Risulterà anche un ottimo spartiacque, chi sta con lei, come il rifondarolo Acerbo, sta contro di noi”.

Il riferimento è a Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista, che a differenza del partito di Rizzo ha abbandonato il marxismo-leninismo per una declinazione più “moderna” dell’ideologia. In effetti Acerbo ha speso parole di apertura nei confronti di Schlein: “Speriamo che la sua vittoria rappresenti una vera rottura rispetto al solito Pd neoliberista e guerrafondaio che abbiamo conosciuto dal 2008 a oggi, da Veltroni a Renzi e Letta, dal governo Monti a quello Draghi”, ha detto nei giorni scorsi. E ora, a chi gli riporta il post del leader del Pd, risponde: “Non considero Rizzo comunista e tantomeno di sinistra”. E a Repubblica specifica: “È un fascista“.

Rifondazione comunista, peraltro, si è presentata alle ultime tornate elettorali insieme a Potere al popolo, con la lista Unione popolare che ha per frontman Luigi De Magistris. E anche l’ex sindaco di Napoli ha festeggiato l’elezione di Schlein: “È stata una vittoria meritata, è stata brava perché ha raccolto quel sentimento di cambiamento che c’è nel popolo della sinistra. Lei viene dal Pd che in questi anni ha fatto cose che non condivido per nulla e che tradiscono i valori della sinistra. Le parole per ora sono buone, i fatti finora però hanno raccontato altro. Se i fatti cambieranno sarà un elemento positivo”.

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