Unità, ma sui posti e il futuro della segreteria Pd non è ancora deciso niente. A quasi una settimana di distanza dalle primarie del Partito democratico, la neo segretaria dem Elly Schlein ha incontrato l’ex sfidante Stefano Bonaccini. Un faccia a faccia di un’ora e mezza, anticipato dal Fatto quotidiano e avvenuto in una delle sedi storiche del Pd a Bologna (il circolo di San Donato), e che ha visto di fronte due ex sfidanti. Ma non solo: il presidente dell’Emilia-Romagna, dato fino all’ultimo come vincente della competizione, si è trovato di fronte la sua ex vicepresidente che è riuscita a ribaltare pronostici e vincere le primarie. L’equilibrio insomma è delicatissimo, anche se entrambi gli esponenti dem assicurano che gli intenti sono comuni e per l’unità.

I due si sono presentati davanti ai giornalisti al termine dell’incontro e come prima cosa la segretaria ha voluto ricordare Bruno Astorre, il senatore Pd morto oggi a Palazzo Madama. Poi, entrambi hanno risposto ad alcune domande. “Ci siamo trovati”, ha dichiarato Schlein all’uscita, “sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del Pd e abbiamo avviato un confronto che proseguirà nei prossimi giorni per lavorare assieme per il rilancio del Pd e per le sfide che ci aspettano”. Per quanto riguarda i ruoli “ne parleremo nei prossimi giorni“. Alla domanda se Bonaccini sarà presidente del Partito democratico, una delle ipotesi avanzate in questi giorni, Schlein ha preso tempo: “Forme e modi li vedremo assieme, intanto per noi era importante trovarci su questo spirito unitario per avviare questa nuova fase del partito”. Il presidente dell’Emilia-Romagna ha assicurato di essere pronto a dare una mano: “Ho voluto ribadire a Elly quello che ho detto durante il congresso, cioè che se fosse toccato a lei, avrei fatto in modo di dare una mano. Le forme e i modi li vedremo. Nei prossimi giorni valuteremo insieme cosa è più utile che si possa disporre anche dal punto di vista proprio operativo e dei ruoli”. E ha aggiunto: “A me quello che interessava oggi, e sono molto soddisfatto, è che vogliamo davvero provare a dare unità a questo Pd. Ne ha sofferto nel recente passato o nel lontano passato, vorremmo evitare di nuovo fratture o divisioni personalistiche o caratteriali. Penso che le magliette che abbiamo indossato ognuno di noi e i tifosi al congresso vadano tolte. Adesso c’è una sola maglietta che indossiamo che è quella del Pd. I prossimi giorni torneremo a incontrarci”.

Domani, sabato 3 marzo, Schlein debutterà pubblicamente da leader Pd nel corteo antifascista di Firenze. E Bonaccini ha detto che non sarà presente proprio perché la segretaria rappresenterà “tutto il Partito democratico e, ovviamente, mi sento pienamente rappresentato da lei”. “Io ho degli impegni istituzionali”, ha detto, “ma, per dire cosa penso, se non li avessi avuti, sarei andato”.

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