A pochi giorni dall’aggressione davanti al liceo di Firenze, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, il collettivo antifascista romano di Scuole in Lotta ha dato fuoco alla corona che ricorda Paolo Di Nella, militante diciannovenne del Fronte della Gioventù, morto il 9 febbraio 1983 dopo sette giorni di coma a causa di un’aggressione maturata in ambienti dell’estrema sinistra. Incappucciati e con bombolette spray, gli attivisti hanno anche imbrattato le sedi dei gruppi di estrema destra Gioventù Nazionale e Generazione Popolare con alcune simboli antifascisti e con la scritta “Valerio Vive”, in riferimento a Valerio Verbano. L’azione è stata rivendicata con un video e un post su Instagram. Il blitz, scrivono i militanti del collettivo, vuole colpire “le sedi e i luoghi simbolici per le organizzazioni neofasciste all’interno della città. Le quali in questo momento, sentendosi legittimate istituzionalmente dal nuovo governo, hanno ripreso un’attività aggressiva e intimidatoria nelle scuole, nelle università e nei quartieri”. La Digos e gli agenti del commissariato Vescovio sono al lavoro per identificare gli autori. “Incendiare la corona d’alloro in ricordo di Paolo Di Nella è un gesto vile e inqualificabile che condanniamo fermamente – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri – Nessuna rivendicazione politica può sconfinare in un simile atto barbaro e violento. Abbiamo disposto l’immediata deposizione di una nuova corona in sua memoria”.

Articolo Precedente

Aggressione a Firenze, “non è la prima volta che gruppi studenteschi di fazioni politiche si scontrano. Ma ora c’è stata la premeditazione”

next
Articolo Successivo

Ucraina, Rete Disarmo: “Inaccettabile mancanza di trasparenza italiana sull’invio di armi, finora il costo del conflitto è stato di 800 milioni”

next