Jaguar Land Rover sta lavorando per re-immaginare il futuro della mobilità sulla base di tecnologie di IA (intelligenza artificiale), e lo farà anche grazie a un centro di ricerca e sviluppo tutto italiano. A Bologna aprirà, infatti, un Engineering Hub – frutto della collaborazione tra il costruttore britannico e NVIDIA, e parte della strategia “Reimagine” – che raccoglierà un team di ingegneri di software automotive per sviluppare sistemi di assistenza alla guida e guida autonoma di prossima generazione, basata su tecniche di intelligenza artificiale. Del resto, la casa automobilistica ha già annunciato che dal 2025 i nuovi modelli saranno basati su una piattaforma software-defined, in grado di offrire un ventaglio più ampio di tecnologie di guida assistita.

Seppure avrà una sede fisica in Italia, l’hub del gruppo inglese sarà prevalentemente virtuale, cioè il team di ingegneri lavorerà e si coordinerà da remoto: in ogni caso un’operazione che, grazie alla collaborazione con la filiale italiana, porterà sul territorio la creazione di 50 posti di lavoro, che si aggiungono ai quasi 300 risultati dalla realizzazione degli altri hub già presenti nel Regno Unito, Repubblica d’Irlanda, Ungheria, Spagna, Germania, Cina e Nord America.

Secondo Marco Santucci, presidente e ad di Jaguar Land Rover Italia, la forma di lavoro da remoto e agile è il punto di forza dell’iniziativa, il fatto cioè che “vari team di specialisti riescano a collaborare in un modello di lavoro ibrido da diverse sedi in tutto il mondo”. Un modello lavorativo sperimentato nel corso della pandemia da Covid-19 che ora il costruttore vuole rendere strutturale, creando “piccole squadre, poli-funzionali e auto-organizzate”.

Un altro obiettivo dell’Engineering Hub è quello di “mettere a bordo eccellenze nel campo delle nuove tecnologie di più lunga esperienza, ma anche giovani talenti, appena usciti dalla formazione universitaria, proprio per delineare, con le migliori potenzialità, la Jaguar Land Rover del prossimo futuro”, conclude Santucci.

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