Speciale Sanremo 2023

Sanremo 2023, Oggi è un altro giorno dal teatro del Casinò. Serena Bortone: “La prima canzone del Festival che ho amato? Per Elisa, di Alice. Cosa mi aspetto dal futuro? Alla fine la vita è solo dare un contributo”

“Come sempre era un appuntamento nel quale anche la mia famiglia si ritrovava tutt’attorno al televisore. Ci pensavo proprio oggi mentre uscivo dall'albergo: una delle prime canzoni di Sanremo che ho adorato è stata Per Elisa di Alice. La mia è una formazione classica, quando sentivo Per Elisa pensavo subito a Beethoven...", il racconto della conduttrice a FQMagazine

di Gianpiero Pisanello

Serena Bortone è pronta per immergersi nell’atmosfera di Sanremo. Oggi è un altro giorno, il salotto pomeridiano di Rai 1, per una settimana trasmetterà in diretta non da via Teulada a Roma ma dallo storico teatro del Casinò della città dei fiori. Incontriamo Bortone nella hall del Casinò al termine delle prove generali.

Serena, è emozionata a l’idea di rappresentare con Oggi è un altro giorno un tassello fondamentale di questo grande mosaico che è il festival della musica italiana?
“È l’emozione di chi sa di far parte di una grande squadra che è la Rai, che mi ha cresciuto, nella quale sono cresciuta, alla quale ho dato e dalla quale ho ricevuto tanto. Sapere di essere testimone partecipe di un evento che non solo è importante per la Rai ma, posso dirlo senza timore di esagerare, è un evento che coinvolge tutti gli italiani da sempre, mi emoziona molto. Sanremo fa parte della cultura popolare di questo Paese e pertanto viverlo da vicino è davvero una grande occasione, non solo lavorativa ma anche umana”.

È il secondo anno in trasferta nella città ligure. La situazione, lo scorso anno, era decisamente diversa.
“Ho notato subito che c’è molta più vivacità nella città. L’anno scorso stavamo uscendo dal Covid, per cui c’era ancora l’obbligo delle mascherine e di tutte quelle azioni necessarie a tutelarci dal virus. Quest’anno, poi, ci sono anche altri colleghi che sono venuti con i loro prodotti e questo ovviamente mi rende ancora più contenta. Vedo molta emozione e questa è linfa vitale per chi fa il nostro mestiere”.

Ognuno di noi ha un ricordo del cuore legato al Festival. Qual è quello di Serena Bortone?
“Come sempre era un appuntamento nel quale anche la mia famiglia si ritrovava tutt’attorno al televisore. Ci pensavo proprio oggi mentre uscivo dall’albergo: una delle prime canzoni di Sanremo che ho adorato è stata Per Elisa di Alice. La mia è una formazione classica, quando sentivo Per Elisa pensavo subito a Beethoven. Poi sono un’amante di Battiato, uno degli autori di questo testo meraviglioso che Alice ha interpretato magicamente. Poi come tutte le ragazzine degli Anni 80 seguivo con molto interesse la partecipazione degli ospiti internazionali. Sono felice che quest’anno ci saranno i Depeche Mode”.

Negli ultimi anni Sanremo sta avendo un grande successo, soprattutto tra i più giovani.
“C’è poco da fare, se tu fai un prodotto di qualità la gente ti guarda ed è l’unico segreto non soltanto televisivo ma anche della vita di tutti noi. Anche quello di unire giovani e meno giovani è fondamentale perché ti restituisce la pluralità di un Paese come l’Italia che musicalmente e generazionalmente ha tanto da offrire. Poi, alla base di questo grande lavoro ci sono la professionalità e l’umanità di Amadeus che sono fondamentali. Si capisce subito che lui non è solo bravo, ma anche capace, intelligente e uno che ha un gran fiuto. Basti pensare al successo dei Maneskin”.

A proposito di umanità e schiettezza, sono caratteristiche che saltano all’occhio della conduzione di Oggi è un altro Giorno.
“L’unico vero successo della vita è quando si ha la possibilità per ciascuno di noi di essere fedeli a se stessi, autentici, di crescere, di vivere nel solco di quello che è la nostra natura. Io sono così e non sono capace di mostrarmi in modo diverso da quella che sono. Mi colpisce molto quando, chi mi conosceva già fuori dalla televisione, dice che mi vede esattamente così come sono. Le persone che mi scrivono ogni giorno sono tante. Mi emoziono ogni volta quando mi dicono di aver trovato in me una nuova “amica” e che riesco a dare loro, durante la diretta, un po’ di conforto. Tutto questo è per me un grande motivo di emozione e mi sprona sempre a fare meglio”.

Un esperimento riuscito del suo programma è quello di portare i libri nel pomeriggio di Rai 1.
“Questo è un grande punto di orgoglio della mia trasmissione. Sapere che contribuiamo alla crescita della lettura nel nostro Paese non può che farci piacere, oltre che sapere che molte persone leggono i libri che noi suggeriamo nel pomeriggio televisivo. Io sono una grande lettrice, ho sempre letto. Non potrei stare senza un libro in mano, non ricordo momento della mia vita che non sia stato accompagnato da un romanzo. E soprattutto è molto bello sapere che non è vero che i prodotti culturali non possano avere veicolo in fasce larghe, popolari, come quella che mi trovo a presidiare adesso. Anzi le persone sono totalmente interessate ad avere consigli, curiosità, notizie, fatti. Quello che importa è comunicare delle cose, raccontare delle storie. I libri in fondo sono delle storie. Ecco, raccontiamo delle storie attraverso la musica, il cinema, la narrativa, la letteratura”.

L’affiatamento con la sua squadra di lavoro è fondamentale, soprattutto con i suoi “Affetti stabili”. In una recente intervista ha affermato che sono stati proprio loro a consigliarla quando ha avuto un piccolo problema di salute.
“Siamo davvero una grande famiglia. Sono stati proprio loro a suggerirmi uno specialista quando ho avuto il problema al polso. Lo sanno tranquillamente che io ci sarò sempre per loro”.

La carriera di Serena Bortone possiamo dire che ha vissuto tutti i vari step: ha iniziato nella redazione di un programma su RaiTre per poi fare l’inviata e ora una conduttrice di successo. Ci sperava un giorno di raggiungere un successo che possiamo definire ‘mainstream’?
“Non mi aspetto mai nulla per principio, né della vita né della carriera. Io non ho mai pensato che dovevo avere un obiettivo. Non fa parte della mia natura. Io cerco di affrontare le cose così come sono, di farle poi al meglio e infine di intuire dove posso dare il mio contributo. Ecco, alla fine la vita è solo dare un contributo. La cosa più bella che noi siamo chiamati a fare in questo mondo è proprio questo”.

Sanremo 2023, Oggi è un altro giorno dal teatro del Casinò. Serena Bortone: “La prima canzone del Festival che ho amato? Per Elisa, di Alice. Cosa mi aspetto dal futuro? Alla fine la vita è solo dare un contributo”
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