La multiutity Acea è stata colpita oggi da un attacco informatico. La società informa di aver subito “un attacco hacker che non sta però impattando sui servizi essenziali erogati agli utenti, ovvero la distribuzione di acqua e elettricità, grazie alla pronta gestione del problema con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) e Centro anticrimine informatico della Polizia postale“. Dall’attacco, informa Acea, “risultano in questo momento parzialmente interessati i servizi It interni dell’azienda per le necessarie attività di analisi e controllo“. In base al regolamento regolamento europeo in materia di privacy le società che subiscono un attacco informatiche sono obbligate a darne notizia alle autorità. Come per tutti gli attacchi informatici attribuire la paternità dell’azione di hackeraggio è operazione lunga e complessa ed è davvero troppo presto per trarre conclusioni.

Al momento si possono fare solo ipotesi e tra quelle a cui lavorano le autorità c’è anche quella di un’azione compiuta da un gruppo russo. Del resto la Russia è una delle aree di maggior presenza di gruppi hacker con alte capacità di incursione a cui le autorità statali, già prima dell’inizio della guerra in Ucraina, danno una sorta di carta bianca sulle operazione a danno di soggetti esteri. In cambio, quando il Cremlino chiama, si attende la massima collaborazione per azioni coordinate. La Procura di Roma attende un’informativa di Acea sull’accaduto.

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