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Arianna Mihajlovic, la vedova di Sinisa si sfoga: “Silenzio e rispetto”. C’entra Massimo Giletti? Il retroscena

La vedova di Sinisa si sfoga sui social: "Pensano tutti di conoscere le cose private della mia famiglia". Ecco perché potrebbe c'entrare il conduttore di "Non è l'arena"

di F. Q.

“Esigo silenzio e rispetto“. Poche parole scritte sui social ma che fanno arrivare forte e chiaro il messaggio. Arianna Rapaccioni, vedova di Sinisa Mihajlovic, fa sentire la propria voce chiedendo che nessuno si intrometta nelle questioni della sua famiglia con dichiarazioni che non corrisponderebbero alla realtà. “Pensano tutti di conoscere le cose private della mia famiglia… parlano, rilasciano dichiarazioni (false), interviste sui giornali, senza sapere come sono andate esattamente le cose! Esigo silenzio e rispetto. Grazie”.

Ma che cosa ha infastidito così tanto la moglie del compianto Sinisa? È Repubblica.it a ricostruire la vicenda. A quanto pare Massimo Giletti, durante la presentazione del proprio libro, avrebbe parlato dell’esonero di Mihajlovic dal Bologna riportando un retroscena che la Rapaccioni non avrebbe gradito: “Prima che lui morisse sono andato a trovarlo. Si è detto che il Bologna avesse fatto una cosa brutta a mandarlo via. In pochi sapevano quello che stava vivendo. Lui non sapeva, perché sua moglie non ha voluto dirglielo, e non gliel’han voluto dire neanche i medici del Bologna, che però dovevano pensare alla società” avrebbe detto Giletti, che avrebbe proseguito: “A volte scriviamo cose come ‘vigliacchi’, e invece era una forma di autotutela. L’hanno voluto licenziare perché non c’erano risultati buoni, invece era un modo per dire ‘gli ultimi due tre-mesi della tua vita vivili con tua moglie e i figli’, visto che non arrivava a Natale. Gliel’hanno imposto così, poi alla fine ha capito”.

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