Un’audizione congiunta di Matteo Renzi davanti ai pm della procura di Roma. È la richiesta dell’avvocato Giulio Vasaturo, legale della professoressa che il 23 dicembre del 2020 filmò il leader d’Italia viva in compagnia dell’ex agente segreto Marco Mancini, all’autogrill di Fiano Romano. Sulla vicenda la Procura di Roma ha già chiuso le indagini, contestando alla donna il reato previsto dall’articolo 617 septies codice penale, cioè la diffusione di riprese e registrazioni fraudolente.

La richiesta dell’avvocato Vasaturo, invece, è ai sensi dell’articolo 391 bis del codice di procedura, cioè quello che disciplina il colloquio, la ricezione di dichiarazioni e l’assunzione di informazioni da parte del difensore. Visto il reato contestato alla sua cliente, dunque, l’obiettivo del legale potrebbe essere quello di sentire Renzi sull’incontro con Mancini, in modo di dimostrare che non si trattava di un colloquio privato ma che aveva una valenza pubblica. D’altra parte si trattava di una discussione tra un leader politico e un esponente dei servizi segreti nel parcheggio di un’area di servizio, notoriamente molto frequentata.

Già nei mesi scorsi la Digos di Roma aveva inviato alla procura un’informativa in cui smentiva i timori i Renzi sulla possibilità che l’insegnante avesse avuto una motivazione diversa dalla semplice curiosità per registrare con lo smartphone la chiacchierata tra il leader di Italia Viva e l’ex dirigente del Dis. Insomma: non esiste alcun complotto, anche se la donna rischia un processo per un reato che punisce essenzialmente chi diffonde con registrazioni di incontri privati compiute fraudolentemente. A decidere sull’istanza dell’avvocato Vasaturo sarà ora la procura di Roma, che dovrà acconsentire o negare la richiesta di audizione di Renzi.

Il leader d’Italia viva, da parte sua, ha diffuso una nota per spiegare che “si sottoporrà volentieri davanti al pm al confronto con la professoressa per ricostruire gli eventi del 23 dicembre 2020 all’Autogrill Feronia“. In realtà, anche se la procura dovesse dare il via libera alla richiesta del legale, non ci sarà alcun confronto con la donna sotto inchiesta, ma al massimo un’audizione dell’ex segretario del Pd davanti ai pm e all’avvocato Vasaturo. Renzi, però, fa sapere anche che nei prossimi giorni depositerà un esposto con “la richiesta di verificare le celle telefoniche della professoressa e del padre, le telecamere e le immagini in autogrill e ai caselli per certificare la reale presenza della professoressa e del padre oltre che la richiesta di testimonianza degli agenti presenti all’incontro”.

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