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Jenna Ortega da bambina sezionava animali morti: “Un filo invisibile che mi collega ai serial killer, ai mostri”. La storia della star della serie Netflix “Mercoledì”

A Wired ad esempio la 20enne californiana ha dichiarato che tra le tante stranezze da bambina sezionava animali morti per divertimento. Ma non solo

di F. Q.

Jenna Ortega da bambina sezionava animali morti. Un po’ come nel celebre ET, dove il piccolo protagonista sensibilizzato dall’arrivo di un essere vivente indifeso, si ribella al corso di chimica scolastico e libera le ranocchiette destinate alla morte, l’interprete dell’attesa serie Mercoledì su Netflix ha ricordato un episodio simile. Negli Stati Uniti la Ortega è una specie di star venerata come una santa e quindi di fronte all’ “evento” streaming si sono scatenate le interviste, i ritratti, le parole rilasciate nel tempo. A Wired ad esempio la 20enne californiana ha dichiarato che tra le tante stranezze da bambina sezionava animali morti per divertimento. “Eseguivo autopsie su piccoli animali quando ero più piccola”, ha raccontato ricordando che si limitava a sezionare lucertole morte che trovava nel suo giardino.

Allo stesso tempo la Ortega ha confessato che fino a poco prima di girare Mercoledì (in Romania! ndr) era vegana mentre ora – probabilmente perché in Romania la possibilità di avere opzioni senza carne o pesce dev’essere un delirio – è diventata pescetariana, cioè l’unica cosa che non mangia è la carne. “C’è un filo invisibile che mi collega ai serial killer, ai mostri, alle creature. Non importa dove vado. Sento che è qualcosa che mi ha sempre attratto fin da quando ero piccola, qualcosa che mi ha sempre appassionato. Sono le sceneggiature che preferisco – ha spiegato – Amo le cose un po’ sconcertanti, quelle che, a guardarle bene, non sono poi così belle. Adoro le cose inquietanti”.

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