Cinema

Paul Haggis condannato per stupro: dovrà risarcire la vittima con 7,5 milioni di dollari. La difesa: “Accuse pilotate da Scientology”

La donna aveva accusato Haggis di averla violentata nel gennaio 2013, quando lei aveva 26 anni. Questa accusa arrivò nel mezzo dell'ondata #MeToo e proprio in quelle settimane il 69enne regista di Crash e sceneggiatore di Million Dollar Baby e Casino Royale venne accusato di violenza sessuale da parte di altre tre donne

di Davide Turrini

Paul Haggis è stato condannato per stupro in sede civile e dovrà risarcire la vittima con 7,5 milioni di dollari. Il verdetto del tribunale civile di New York riguardava l’accusa depositata nel dicembre 2017 da una pubblicitaria, Haleigh Breest, che lavora nell’industria cinematografica. La donna aveva accusato Haggis di averla violentata nel gennaio 2013, quando lei aveva 26 anni. Questa accusa arrivò nel mezzo dell’ondata #MeToo e proprio in quelle settimane il 69enne regista di Crash e sceneggiatore di Million Dollar Baby e Casino Royale venne accusato di violenza sessuale da parte di altre tre donne. Haggis aveva sempre negato i fatti accaduti raccontati dalla Breest.

Come ricorda Variety nel corso del processo gli avvocati del regista hanno provato a dimostrare alla giuria popolare che la denuncia di Haleigh Breest fosse stata pilotata dalla Chiesa di Scientology, con la quale Haggis aveva rotto e che da allora aveva criticato in più occasioni. “La Chiesa di Scientology si è occupata più volte del caso”, ha confermato Variety anche se, come ha spiegato la difesa di Haggis in tribunale “è chiaro che non ci sono prove tangibili perché una chiesa non lascia impronte digitali”. I fatti che si svolsero il 31 gennaio 2013 a Manhattan vogliono che, dopo la proiezione di un film, Haggis avrebbe invitato la Breest a bere qualcosa a casa sua, nonostante lei avesse fatto capire che preferiva fermarsi in un bar. Una volta nel suo appartamento, secondo la donna, Haggis l’ha corteggiata ripetutamente fino a costringerla a praticargli del sesso orale e a violentarla. La Breest nella sua lunga testimonianza a processo ha ricordato di essersi sentita “paralizzata e terrorizzata” quando Haggis l’aveva baciata contro la sua volontà spingendola in camera da letto, dove poi sarebbe scattata la violenza.

Di tutt’altro avviso la versione di Haggis che ha spiegato come la Breest fosse molto interessata a salire in casa sua e che tutto il rapporto sessuale si sarebbe svolto in maniera totalmente consenziente. Un punto a sfavore di Haggis, però, sembra essere stata la sua prima testimonianza all’epoca delle accuse, quando fermato dalla polizia per un interrogatorio sul caso, aveva riportato di non ricordarsi del rapporto sessuale dopo quello orale. “Sono grata di aver avuto l’opportunità di andare in tribunale per cercare giustizia e stabilire le responsabilità, e che la giuria abbia deciso di seguire i fatti e di credermi”, ha dichiarato Breest in un comunicato. Di tutt’altro avviso l’avvocatessa di Haggis, Priya Chaudry, che ha parlato di “ricerca di vendetta e denaro”: “Oggi per la signorina Breest è giorni di paga. Questo processo non riguarda il concetto di giustizia per lei, ma significa solo denaro a palate”. A giugno 2022, Paul Haggis è stato arrestato in Puglia, sempre con il sospetto di aver aggredito sessualmente una giovane donna. Lo sceneggiatore attraverso i suoi legali italiani e in un’intervista a Repubblica ha sempre negato l’accaduto.

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