Meglio di così non poteva andare. L’urna di Nyon sorride alle italiane, a tutte e tre: Napoli e Inter prendono praticamente le migliori avversarie possibili, rispettivamente l’Eintracht Francoforte e il Porto, e anche il Milan non può lamentarsi troppo, se la vedrà con il Tottenham di Antonio Conte. C’è da dire, ad esempio, che il Napoli la sua dose di fortuna se l’era guadagnata, stradominando un girone difficilissimo con Liverpool, Ajax (e lo stesso Rangers, che ha fatto la figura della matricola, era pur sempre la finalista dell’ultima Europa League). Quanto abbia fatto la differenza quel primo posto lo si è capito pienamente oggi in Svizzera: il Liverpool di Klopp, finito secondo, ha pescato il Real Madrid di Ancelotti, nella riedizione della finale dello scorso anno, anticipata addirittura agli ottavi. Nell’urna delle seconde c’erano comunque almeno un paio di spauracchi: su tutte il Paris Saint-Germain, ma anche Borussia Dormund e Lipsia. Non che il Napoli ammirato in queste settimane debba aver paura di nessuno, ma quando riprenderà la Champions a febbraio non si sa mai quale sarà la condizione. Spalletti sarà ben felice di incontrare la terza delle tedesche presenti in seconda fascia: l’Eintracht è squadra spigolosa con ottima attitudine europea (vincitrice dell’Europa League l’anno scorso, già semifinalista nel 2019), ma decisamente abbordabile.

Un discorso simile vale anche per l’Inter. Che è arrivata seconda nel suo girone della morte alle spalle del Bayern, ma aveva decisamente un credito con la buona sorte dopo gli ultimi sorteggi terribili (in particolare per la beffa dello scorso anno, quando per il pasticcio dell’Uefa passò dalla prospettiva di un incontro con l’Ajax alla sfida impossibile contro il Liverpool). Stavolta i nerazzurri passano all’incasso: fra tutte le prime, pescano decisamente la migliore, il Porto dell’ex Sergio Conceicao. Anche questa è una formazione scorbutica, da non sottovalutare visto l’ottimo momento di tutto il calcio portoghese. Inzaghi probabilmente deve preoccuparsi di se stesso, e dell’evidente fragilità della squadra nei momenti topici, più che degli avversari.

Infine il Milan, che ha avuto il percorso più balbettante, nonostante un girone molto semplice. Da seconda, l’importante era evitare gli accoppiamenti persi in partenza, cioè essenzialmente City, Bayern e Real: obiettivo raggiunto. Visto il divario tra Serie A e Premier League, il Tottenham è probabilmente un avversario superiore, ma comunque giocabile. La voglia di rivalsa europea di Antonio Conte, che in Champions non è mai andato oltre i quarti, rappresenta un pericolo ma anche forse un vantaggio da sfruttare. Completano degli ottavi Lipsia-Manchester City, Brugge-Benfica e Borussia Dortmund-Chelsea. Il bilancio è chiaro, e ampiamente positivo. Per la prima volta dopo anni di stenti e figuracce, ci ritroviamo con tre italiane negli ottavi, che partono addirittura favorite (come il Napoli), o con la possibilità di giocarsela alla pari (Inter e Milan). La possibilità di avere una o più rappresentanti fra le migliori otto del continente, e magari tornare ad assaporare una sfida tutta italiana nell’Europa che conta, è concreta. Un’occasione quasi irripetibile: lasciarsela sfuggire sarebbe imperdonabile.

Twitter: @lVendemiale

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