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Florin Vitan: “Massacrato di botte da 50 persone in un parcheggio perché faccio i TikTok”

Con un occhio tumefatto e l'altro ancora gonfio, Florin si è sfogato sui social raccontando cos'è accaduto la notte di Halloween: "Voglio parlarvene io, visto che si sta spargendo la voce"

di Paolo Aruffo

Vittima di una crudele aggressione di gruppo perché nella vita fa il titkoker. Questa l’assurda storia raccontata da Florin Vitan, content creator seguito da 6.3 milioni di persone sulla piattaforma cinese in voga tra i giovanissimi. “Ciao ragazzi, so che mi vedete in queste condizioni, un po’ gonfio. È un po’ di tempo che sto facendo avanti e indietro tra casa e ospedale“, così ha esordito in alcuni video ripubblicati dalla pagina Webboh ieri 3 novembre. Con un occhio gonfio e l’altro socchiuso, Florin poi ha continuato a raccontare: “Visto che si sta spargendo la voce vorrei essere io in primis a parlarvi di quello che è successo. Per la festa di Halloween mi sono recato verso una discoteca che conosco per salutare un po’ di persone e a fine serata, dopo essere stato riempito di insulti e minacce pesanti, sono stato aggredito e massacrato di botte da 50 persone, in un parcheggio”.

nfine ha concluso: “Sto facendo questo video per tranquillizzarvi e dirvi che mi sto riprendendo e dirvi anche che comunque ancora nel 2022 ci sia questo schifo. Perché un ragazzo che prova a fare dei video per strappare un sorriso alle persone deve ricevere quest’odio totalmente a caso e viene massacrato di botte in un parcheggio insieme ai suoi amici? Io rispondo con il sorriso, mi riprenderò presto. Solo io vengo bullizzato perché faccio i video su TikTok?“, le sue parole ancora visibilmente provato, mentre trattiene a stento le lacrime. Numerosissimi i commenti di supporto per il ragazzo: “Sono senza parole, che vergogna. Riprenditi presto”, ha scritto Sabrina Cereseto, youtuber conosciuta come ‘LaSabri’.

E ancora un’altra content creator, Beatrice Cossu, ha mostrato vicinanza al collega: “Supporto totale per Flo. Purtroppo posso capire il dolore, è successo ad una persona che amo qualche anno fa, è una cosa che non passa”. E poi tante altre parole affettuose anche da parte di gente comune: “L’invidia è brutta“, “Che schifo, siamo nel 2022”, “Non ho veramente più parole, davvero. Una cosa del genere non la auguro a nessuno, spero riesca a riprendersi”, “Dove finiremo? A volte mi vergogno di essere italiana”. Qualcuno, invece, si è voluto focalizzare sul numero di persone, mettendo in dubbio la veridicità di quanto riportato dalla vittima: “Se fossero state veramente 50 persone, non avrebbe fatto un selfie per 2 mesi credo”. “Ma tutto ok? Penso che in 50 lo deridessero, è ovvio che non è stato picchiato da 50 persone insieme”, ha replicato un altro utente stizzito.

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