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Carlotta Rossignoli, la sua storia fa discutere: “A 23 anni medico e modella”. I compagni di corso: “L’università ci spieghi come le è stato possibile”

La replica dell'Ateneo: "La studentessa, alla quale fanno riferimento gli articoli apparsi, ha infatti conseguito il diploma di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, opzione questa che ogni studente di UniSR ha il diritto di chiedere"

di Simona Griggio

Il caso del giorno nell’università italiana è lei: Carlotta Rossignoli, laureata in medicina a 23 anni al San Raffaele di Milano. Uno sprint, un record: la studentessa veronese è arrivata al traguardo molto, molto in anticipo sui tempi. Una performance da 110 e lode con menzione celebrata dai titoloni di tanti media italiani: “La studentessa dei record”, “l’eccezionale che diventa normale”, “a 23 anni medico, modella e influencer”.

Quando di anni ne aveva 17, ricevette anche l’attestazione per la migliore studentessa d’Italia dal Capo dello Stato: “Mattarella mi disse: l’Italia ha bisogno di voi giovani”. Una media del dieci in tutti gli anni di studio e la maturità conquistata con un anno di anticipo. Insomma: un’intera carriera scolastica sempre al massimo. Ma ora sulla sua impresa iniziano ad addensarsi i nuvoloni. E’ arrivata una richiesta di chiarimenti da parte di tanti studenti dell’ateneo. E sono piovute anche le critiche di Selvaggia Lucarelli. Un caso sotto i riflettori. Una discussione sul merito sicuramente innescata anche dalla decisione del governo Meloni, che ha varato appunto il ministero dell’Istruzione e del Merito.

Che cosa scrivono i compagni di corso? Una raffica di interrogativi rivolti al presidente del corso di laurea internazionale Andrea Salonia e alla preside della facoltà di medicina e chirurgia della San Raffaele Flavia Valtorta. Per ora rimasti senza risposta. Diversi quesiti, anche tecnici: “Vorremmo sapere come è possibile per lei laurearsi prima di tutti gli altri. Vorremmo anche sapere come è possibile che abbia potuto fare, e fatto, il quinto anno insieme ai corsi e agli esami del sesto”. Qual è il dubbio? Ha goduto di una corsia preferenziale? “Vorremmo sapere – insistono i futuri medici – come siano possibili queste eccezioni per alcuni studenti. Perché non ci è stata offerta la stessa opportunità? Da dove viene questa eccezione? Come ha potuto fare più corsi in più anni insieme?”. Gli ultimi interrogativi si concentrano proprio su di lei: “Vorremmo una spiegazione sul perché la nostra compagna di classe sia sempre un’eccezione a ogni regola che questa università sembra attuare in modo così rigido, ma che diventa molto risolvibile e flessibile quando riguarda la nostra compagna di classe”. Un elenco accompagnato anche dall’intenzione di rivolgersi al Ministero, se i chiarimenti non arriveranno.

Chiarimenti che, invece, sono subito arrivati da parte dell’Ateneo: “L’Università Vita-Salute San Raffaele tiene a precisare che tale rappresentazione della vicenda non corrisponde al vero – si legge in una nota – La studentessa, alla quale fanno riferimento gli articoli apparsi, ha infatti conseguito il diploma di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, opzione questa che ogni studente di UniSR ha il diritto di chiedere, previo conseguimento di tutti i crediti formativi previsti e avendo svolto i tirocini obbligatori anticipatamente. In data 29 marzo 2022, UniSR ha chiesto inoltre un chiarimento aggiuntivo al Ministero dell’Università e della Ricerca circa la possibilità di conferire il Diploma di Laurea Magistrale nel corso del primo semestre del sesto anno”, conclude la nota precisando che i rappresentanti degli studenti del Corso di Laurea hanno già incontrato il presidente del Corso di Laurea e che un ulteriore incontro in rettorato è già in calendario.

Poi sono arrivate anche le critiche di Selvaggia Lucarelli, anticipate da un tweet: “I giornali (ma anche Mattarella) la celebrano inspiegabilmente da anni come studentessa record. Solo che dimenticano di spiegare che Carlotta Rossignoli – scuole private e privilegi di ogni tipo – non è una studentessa come tante”. Poi la Lucarelli articola meglio il suo pensiero: “Mi sono chiesta chi fosse questo fenomeno inspiegabilmente celebrato dalla stampa come se si trattasse di Albert Einstein nel corpo di Heidi Klum e ho letto le interviste”. La giornalista elenca alcuni risposte, sulle quali obietta. Dice la Rossignoli: “Non ho perso tempo, non perdo mai tempo. Mi aiuta poi il fatto di dormire poco, per me il sonno è tempo perso”. Prima contestazione: “Se ti sei laureata in medicina con anticipo e ignori le gravi conseguenze delle scarse ore di sonno, forse è bene che tu faccia l’influencer”.

Ancora Rossignoli: “Un fidanzato, non ce l’ho e non l’ho mai avuto. Non è una chiusura mentale ma ritengo che avere una persona a fianco significhi dedicarci del tempo e quindi ne deve valere la pena”. E Selvaggia: “Secondo lei, a vent’anni, non vale la pena tentare, sbagliare, fallire in campo scolastico, figuriamoci in quello sentimentale. Una relazione che non “performa” a dovere è solo tempo rubato ai suoi successi scolastici”. Alla fine, arriva anche una critica sociale: “Detta dalla studentessa che si laurea con un Daytona al polso, la lezione di vita fa un po’ sorridere. La sua posizione privilegiata le regala tempo, strumenti e opportunità. E perché è figlia di due genitori facoltosi che, come lei stessa ammette, hanno investito risorse e aspettative in una figlia unica che (questo lo dico io) è chiaramente programmata per primeggiare in ogni campo”.

Così arriva l’ultima descrizione della Lucarelli: “Carlotta suona il piano, pratica ogni sport dalla corsa allo snowboard, fa la modella per piccole aziende, la testimonial di maratone, conduce un programma sportivo in una rete locale, riceve premi e riconoscimenti dal Rotary e da Mattarella. Sembra Nicole Kidman ne “La donna perfetta”. Le mancano la medaglia olimpica per il tiro al piattello e il master in stucco veneziano e ha fatto tutto”.

Carlotta Rossignoli, la sua storia fa discutere: “A 23 anni medico e modella”. I compagni di corso: “L’università ci spieghi come le è stato possibile”
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