Continua la crescita di Fratelli d’Italia, così come il trend favorevole per il Movimento 5 stelle che per la prima volta dal 2019 scavalca il Partito democratico e un mese dopo le elezioni diventa il secondo partito del Paese. Il sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri per Euromedia Research e diffuso ieri sera a Porta a Porta conferma l’aumento dei consensi per il M5s, che guadagna oltre un punto percentuale e arriva al 17,3%, e il contestuale calo del Pd, che adesso scende alla terza posizione con il 17, perdendo un ulteriore 2%. Nel centrodestra, invece, FdI con il 28,4% (+2,2 rispetto al risultato elettorale del 25 settembre) si conferma primo partito italiano e Giorgia Meloni leader indiscussa della coalizione. La Lega è in leggero recupero, al 9,5%, mentre Forza Italia che scende al 6.7% e si fa scavalcare nelle intenzioni di voto anche da Azione-Italia Viva, adesso in quinta posizione, che arriva all’8,3.

Le intenzioni di voto raccolte da Ghisleri fotografano per la prima volta il sorpasso di Giuseppe Conte su Enrico Letta. Il trend di crescita del M5s, accompagnato da una flessione del Pd, era però già in atto da prima delle elezioni e aveva portato lo scorso 25 settembre ad assottigliare la forbice (19 vs 15,4%) tra i due principali partiti d’opposizione rispetto alle previsioni iniziali. Il recupero dei Cinquestelle nei confronti dei dem è proseguito con ancora maggiore forza dopo il voto, come fotografato da FqChart (la media aritmetica settimanale dei sondaggi realizzata dall’analista Vincenzo Ruocco per Il Fatto Quotidiano), che nell’ultima pubblicazione segnalava ormai un recupero quasi completato, con il M5s al 17% e il Pd al 17,7.

Il sondaggio di Euromedia Research invece segnala un sorpasso già avvenuto e, se il trend dovesse proseguire, l’emorragia di consensi per il Pd potrebbe portare a un’ulteriore crescita del M5s. Dal lato dei dem crescono i malumori per la gestione post-elettorale, per un inizio di opposizione che per il momento resta mite e ha portato persino qualche autogol (come nel caso della risposta di Meloni alla deputata Serracchiani durante il dibattito sulla fiducia alla Camera). Al contrario, proprio il discorso di Conte a Montecitorio ha scatenato la reazione della maggioranza e sembra aver rinvigorito ancora l’azione del M5s da forza di opposizione.

Guardando al centrodestra, per ora non sembra fermarsi la luna di miele tra Meloni e gli elettori. Un effetto della vittoria alle urne e dell’arrivo a Palazzo Chigi, che ora dovrà essere messo alla prova quando il governo dovrà varare le prime misure per affrontare le emergenze che ha davanti. Per il momento, invece, non sembra aver pagato per Forza Italia la decisione di Silvio Berlusconi andare allo scontro proprio con la premier. Anche se gli effetti delle vicende politiche di queste ultime settimane saranno più chiari nelle prossime rilevazioni.

Sempre secondo le intenzioni di voto rilevata da Ghisleri, l’alleanza Verdi e Sinistra scende al 3,4%, +Europa cala leggermente al 2,6%, Italexit è al 2,6%, Noi Moderati al 0,8% e Impegno Civico rimane stabile allo 0,4%. Ghisleri ha anche dato un valore complessivo agli schieramenti: il centrodestra (Fdi-Lega-Fi-Noi Moderati) raggiungerebbe il 45,4%, mentre il centrosinistra (Pd-Verdi e Si-+Europa-Impegno Civico) si ferma al 23,4%.

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