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Seychelles, oltre al mare c’è di più

Paradisi terrestri, puntellati da massi di granito simili a sculture, e noci di cocco dalle forme maliziose, frutta tropicale da cogliere senza sibilo tentatore. In queste isole dell’Oceano Indiano la natura si fa arte, e il peccato sarebbe quello di non ammirarla, dalle spiagge sino all’entroterra, dove canta ancora il pappagallo nero e vola il piccione blu.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Un viaggio a colori quello alle Seychelles: Mahé, Praslin e La Digue, le più grandi, di coriacea bellezza granitica, e un corollario di isole minori di orogenesi corallina. Morfologia di un arcipelago a sud dell’equatore, a 1.600 km dalle coste orientali dell’Africa, un Paese che vanta alcune delle spiagge più belle del mondo, nastri di sabbia candidi come madreperla puntellati da grandi massi tondeggianti, angoli di paradiso incorniciati da alte palme da cocco, le endemiche “coco de mer”, e mare cristallino popolato da una miriade di pesci tropicali. Queste isole devono la loro fama alla bellezza indiscussa dei litorali, place to be delle vacanze in costume da bagno, eppure, una Repubblica che rappresenta delle testuggini giganti nello stemma ufficiale, suggerisce altre suggestioni oltre alla solita vita da spiaggia.

Le Seychelles sono un richiamo alla natura, alla scoperta degli entroterra disegnati da vette granitiche e dolci colline ricoperte da fitte foreste tropicali che digradano verso l’oceano, eden di biodiversità dove l’avifauna intona melodie. L’arcipelago è noto per la ricchezza di specie subacquee ma anche per i volatili endemici, incredibili esemplari che poco hanno cambiato nel corso delle ere: il merlo delle Seychelles, chiamato anche “pie chanteuse”, la cannaiola delle Seychelles, il veuve, altresì detto il “pigliamosche del paradiso”, il piccione blu e il pappagallo nero delle Seychelles, veri e propri simboli nazionali. Cieli sorvolati da animali fantastici, di nome e di fatto, così il verde della giungla dove si nascondono mammiferi e rettili curiosi, come il pipistrello frugivoro, meglio conosciuto come la “volpe volante”, oppure il tenrec, un piccolo mammifero molto simile ad un riccio, e serpentelli innocui per l’uomo. Piccoli abitanti ma anche grandi protagoniste che prediligono la vita da spiaggia e i giardini delle strutture ricettive: sono le testuggini giganti che gironzolano indisturbate allietando la quotidianità di turisti e locali.

Attualmente nelle Seychelles si contano due parchi nazionali terrestri e sette parchi nazionali marini, ed altrettante aree protette nelle quali vivono un’ottantina di specie endemiche, presenti solo nell’arcipelago. Un Paese che si distingue per la tutela del territorio e della biodiversità, una logica virtuosa che concilia la consapevolezza degli isolani, le attività delle ONG statali e il turismo responsabile, tramite necessario per sovvenzionare progetti sostenibili. Oggi l’eco turismo è il concept di un viaggio autentico ed immersivo, nel rispetto e meraviglia dell’ambiente che vi circonda. Turisanda propone un soggiorno “non solo mare”, per una vacanza a stretto contatto con la natura: dal relax in spiaggia, alle immersioni alla scoperta dei fondali marini, dalla giungla dell’entroterra, alle cime più alte, grazie ai bellissimi sentieri che attraversano i paesaggi incantati delle isole dove prospera la vita. Percorsi di consapevolezza, un’opportunità per cogliere la bellezza senza peccato.

Il cuore verde di Mahé

Mahé è l’isola principale delle Seychelles, dove si trova la capitale Victoria, incorniciata dalle montagne e dall’Oceano Indiano. E proprio da questa coloratissima città che parte uno dei tracciati più belli che attraversa le piantagioni di tè e la giungla, sbucando nella parte settentrionale dell’isola dove è facile raggiungere alcune delle spiagge più famose, come Beau Vallon. Indubbiamente le splendide coste di Mahé rappresentano una delle principali mete turistiche, ma vale la pena puntare la bussola verso l’entroterra montuoso, preludio di numerose avventure, a cominciare dal Morne Seychellois National Park, un saliscendi di colline lussureggianti che coprono il 20% di tutto il territorio insulare. Dalle foreste di mangrovie che lambiscono le acque cristalline dell’oceano sino alla vetta più alta dell’intero Paese che incorona l’isola, il Morne Seychellois, di 905 metri sul livello del mare. Il parco è un paradiso in terra dove vivono tantissime specie di animali e una flora rigogliosa, attraversata da numerosi sentieri da percorrere in compagnia di una guida esperta poiché alcuni non sono ben segnalati e il rischio di perdersi è molto alto.

Uno degli itinerari più belli parte dalla Fabbrica di tè, dal 1962 responsabile della coltivazione e della produzione di tè alle Seychelles, e raggiunge il Morne Blanc, la spettacolare parete a strapiombo alta 500 metri. Un percorso di soli 1.200 metri ma con un discreto dislivello (230 metri), una via ascensionale che inizia tra le coltivazioni di Oolong e prosegue tra piante del jackfruit, predilette dalle nettarine delle Seychelles ed altri rarissimi esemplari di avifauna. La salita sarà ricompensata da uno splendido panorama che spazia sulla costa occidentale e dal volo dei fetonti codabianca, sentinelle di vedetta sul tetto dell’isola. Un’altra escursione da non perdere è il “Copolia”, l’itinerario di 1,4 km che raggiunge l’omonima piattaforma di granito (497 metri), un’autentica avventura che parte dal Chemin Foret Noire, a pochi chilometri da Victoria, e attraversa la giungla dove prospera la pianta carnivora degli insetti che ramifica a terra oppure aggrappandosi agli alberi e ai cespugli “in attesa” delle prede. Bellissima anche l’escursione dei “Tre fratelli”, ovvero le tre falesie che sovrastano la capitale, percorso che parte dalla stazione del Corpo Forestale di Sans Souci, e si divide in tre tratte, la prima semplice e adatta a tutti, la seconda e la terza sono indicate a chi è allenato, una fatica che vale la pena compiere per ammirare uno dei panorami più belli dell’isola.

Praslin e La Digue, i trekking più belli

La seconda e terza isola per grandezza dell’arcipelago sortiscono lo stesso incantesimo negli Ulissidi di mare: li ammaliano con splendide spiagge e fondali da sogno, basti pensare all’iconica Anse Lazio, una baia orlata da alti coco de mer a Praslin, oppure Anse Marron a La Digue, considerata una delle più belle del pianeta, una mezzaluna annidata dietro massi di granito dove il mare è come una piscina. Luoghi bellissimi, ma non gli unici angoli di paradiso. Anche in questi atolli il richiamo dell’avventura è forte, come quello del gheppio delle Seychelles che sorvola le foreste degli entroterra rigogliosi.

Tra le più belle escursioni da svolgere a Praslin, non perdete i trekking che esplorano la riserva naturale Vallée de Mai, dove si trova una foresta di palme originali delle Seychelles, sito protetto dall’Unesco. E ancora casuarine, banani, pandani, bambù e alberi testuggine, per via dei loro frutti molto simili ad un carapace, nelle foreste lussureggianti di La Digue, dove andare a piedi non è solo un piacere ma uno dei possibili mezzi di locomozione consentiti, in alternativa alla bicicletta o ai mezzi elettrici poiché sull’isola non è ammesso lo spostamento con veicoli a motore. Per chi è ben allenato, merita un’escursione il Nid d’Aigle, il punto più alto dell’isola quotato 333 metri, raggiungibile da due sentieri di 4 km, uno meno ripido dell’altro, entrambi ammantati da una fitta vegetazione. Memorabili anche gli itinerari che collegano le spiagge come quelli che partono nei dintorni di Anse Source d’Argent e si inoltrano nella foresta vergine sino alle colline di granito che dalla costa sud occidentale digradano in direzione della candida spiaggia di Anse Pierrot. Camminare ascoltando il mare e il canto della giungla è un percorso immersivo nella natura e nel proprio essere, un’alternativa al solito relax da ombrellone.

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