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Euro 7, la lunga gestazione di uno standard che non convince tutti. Attesa per le nuove norme sulle emissioni

La Commissione europea dovrebbe rendere noti i nuovi parametri domani, dopo di che inizierà un processo di "codecisione" che stabilirà la forma finale e il processo di attuazione del provvedimento, che non entrerà in vigore prima del 2025. “Non siamo troppo convinti dei vantaggi dell'Euro 7”, ha dichiarato Paul Greening, direttore del settore emissioni e carburanti del gruppo di produttori automobilistici ACEA
Euro 7, la lunga gestazione di uno standard che non convince tutti. Attesa per le nuove norme sulle emissioni
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Domani la Commissione europea dovrebbe deliberare sulle norme Euro7, che regoleranno i parametri di emissione delle automobili di nuova immatricolazione. La normativa limiterà ulteriormente le soglie degli inquinanti nocivi, fra cui particolato fine, idrocarburi e monossido di carbonio. Secondo alcuni l’Euro 7 sarà, probabilmente, la norma che definirà i parametri tecnici dell’ultima generazione di motori a combustione, perlomeno per come li conosciamo oggi, visto per il 2035 l’UE prevede di consentire la vendita dei soli modelli a trazione elettrica.

Dopo la definizione da parte della Commissione europea, inizierà un processo di “codecisione” che stabilirà la forma finale e il processo di attuazione del provvedimento. È probabile che le norme entrino in vigore non prima del 2025. Potenzialmente anche un anno o due dopo, secondo alcuni insiders.

Certo è che la definizione dello standard Euro 7 è stato un processo estremamente lungo e complesso, per tutta una serie di fattori: in primis la complessità di creare simultaneamente regole per autovetture, motocicli e autocarri commerciali allo stesso tempo; la necessità di riconoscere le priorità – e gli interessi – di tutte le parti interessate; e far collimare tutto questo con le regole “Fit for 55”, che richiedono le emissioni zero entro il 2035 e che non erano state previste quando il processo Euro 7 è iniziato.

“Non siamo troppo convinti dei vantaggi dell’Euro 7”, ha dichiarato Paul Greening, direttore del settore emissioni e carburanti del gruppo di produttori automobilistici ACEA. Questo perché, come scritto pocanzi, le norme Euro 7 si applicherebbero a un’unica generazione di modelli a partire dal 2026 circa. Ma entro il 2035 solo una piccola percentuale di auto di nuova costruzione sarebbe ancora presentate sul mercato con motori a benzina o diesel.

Non a caso, molte case automobilistiche hanno già annunciato piani per lanciare solo veicoli a emissioni zero entro il 2030: pertanto, un grande investimento sui motori bielle e pistoni tradizionali per renderli in regola con l’Euro 7 potrebbe non avere senso. Tuttavia, c’è chi sostiene che l’Euro7 porterà comunque dei sostanziali benefici ambientali perché molte vetture e camion a combustione interna continueranno a essere venduti anche a metà degli anni ’30 e gli stessi, probabilmente, saranno ancora in circolazione negli anni Quaranta.

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