Diego Armando Maradona a Napoli “ha vinto il primo scudetto con degli scappati di casa in squadra. Il secondo era una squadra decente”. Sono le parole pronunciate da Antonio Cassano, ospite alla trasmissione Muschio Selvaggio condotta da Fedez e Luis Sal. L’ex calciatore barese ha sottolineato l’unicità del Pibe de Oro: “Ha fatto qualcosa di unico, è rimasto a Napoli e poteva andarsene a guadagnare altrove tutti i soldi che voleva. Può essere considerato una bandiera, oggi non sarebbe mai accaduto”. Cassano ha anche aggiunto: “Se tra 50 anni chiedi ai bambini chi è Maradona sapranno dirtelo. Invece se chiedo ai miei figli chi è Roberto Baggio o Cruijff non li conoscono”. “Insieme a Messi e Michael Jordan sarà per sempre una delle icone della storia dello sport”, ha assicurato.

Quella frase sul primo scudetto, vinto con una squadra di “scappati di casa“, non è stata però digerita da uno dei protagonisti della trionfale stagione 1986/87. Si tratta di Alessandro Renica, difensore del Napoli dal 1985 al 1991, con ha vinto entrambi gli scudetti con Maradona, oltre a due Coppe Italia, una Supercoppa e una Coppa Uefa. “Quello che è scappato, è il tuo cervello! Irrecuperabile”, ha scritto Renica sui social network.

Finita qui? Neanche per sogno. Cassano ha deciso di replicare parlando alla Bobo Tv: “Qualche ex giocatore che non conosco del Napoli ha detto qualcosa. Io lo ripeto, i giocatori con cui ha vinto Maradona a Napoli sono degli scappati di casa“. E ancora: “Qualcuno può dire il contrario ma non è così. Ho fatto i complimenti a Maradona e basta”. Sempre sui social è arrivato allora un altro commento di Renica, che questa volta però ha deciso di fare sul serio: “Bene, verifico se è il caso di portarti in tribunale… ovviamente l’eventuale ricavato andrà tutto in beneficenza“.

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