La vittoria della coalizione di centrodestra (anche se di destra-centro sarebbe meglio parlare in questo caso) nella tornata elettorale celebrata il 25 settembre è stata vissuta e raccontata in modi diversi a livello internazionale a seconda delle latitudini. Vediamo qui di seguito come si è percepito in America Latina, specificamente nella stampa regionale, il grande exploit di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. Ecco qui una fotografia delle reazioni a caldo, da sud a nord del subcontinente latinoamericano, per avere una percezione di come veniamo visti in questo momento dall’America latina.

In Argentina El Clarin parla di “Trionfo della destra populista in Italia” e fa poi un dipinto di Giorgia Meloni, parlando di lei come un’esponente di estrema destra, forgiata in un partito affine al fascismo e ammiratrice di Putin. Più moderati O Globo e Folha de S. Paulo in Brasile che pongono l’attenzione sul risultato complessivo della coalizione Meloni-Salvini-Berlusconi (sottolineando il 44% dei voti raccolti) e soffermandosi anche sull’astensione storica registrata ai seggi. Toni moderati anche in Cile, dove il Mercurio scrive “La destra italiana vince le elezioni e Giorgia Meloni si profila come il nuovo capo del governo”.

In Uruguay El Observador e El País danno conto della vittoria di Meloni citando le sue prime frasi dopo i risultati della notte del trionfo. Solo La Diaria tra i principali giornali del paese scrive nel titolo “estrema destra”, sottolineando la distanza che Meloni ha interposto tra Fratelli d’Italia e le forze di sinistra. In Perù e Colombia, El Comercio e El Espectador calcano la mano, scrivendo “Giorgia Meloni e il suo partito di estrema destra vincono le elezioni in Italia”, sottolineando poi che per la prima volta dalla seconda guerra mondiale una formazione neofascista si appresta a governare l’Italia. Sempre in Colombia El Tiempo fa esplicitamente il nome di Mussolini, cercando di fare un ritratto della prima donna ad arrivare al potere in Italia: “Una donna che fa politica da quando ha 15 anni e che ammira Mussolini”.

In Ecuador, poche righe su El Comercio per dire che l’Italia sarà guidata per la prima volta da una donna, una donna di estrema destra. In Venezuela El Nacional usa gli stessi riferimenti de El Tiempo facendo riferimento all’ammirazione di Meloni per Mussolini e parla della novità di una donna al potere in Italia. Sul Granma, principale giornale della rivoluzione cubana, non c’è ancora traccia della notizia delle elezioni in Italia, ma va considerato che lo stesso 25 settembre il paese caraibico aveva esso stesso un grande e storico appuntamento elettorale per approvare o meno il nuovo codigo de familia.

In Repubblica Domenicana un trafiletto su El listin Diario racconta che la coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni in Italia ma non si entra nel merito sulla figura “divisiva” di Giorgia Meloni.

Ancora non sono presenti analisi dettagliate nei principali giornali nazionali di Honduras, Salvador, Guatemala, Nicaragua, Panama e Costa Rica. In Messico invece El Universal parla apertamente di fascismo. “Italia svolta a destra, Giorgia Meloni al comando” è il titolo del famoso giornale messicano che nel primo paragrafo del pezzo usa toni lapidari: “Ieri l’estrema destra ha conquistato la terza economia dell’Unione europea, con la storica vittoria del partito di Giorgia Meloni alle elezioni legislative in Italia, Paese che per la prima volta dal 1945 si appresta ad essere governato da un leader postfascista”.

Si potrebbe riassumere che a poche ore dal voto in Italia, complice anche un fuso orario di diverse ore di differenza, le reazioni in America Latina siano state in generale tiepide. Più agguerrita sicuramente è stata la stampa di alcuni dei paesi dove governa la sinistra, come Perù, Colombia, Argentina e Messico, mentre nel resto del subcontinente per ora si registra una certa indifferenza. Non mancheranno sicuramente le analisi e gli approfondimenti durante le prime settimane postelettorali, ma in generale possiamo dire che in America Latina (italiani/e a parte) poche persone non sono andate a dormire aspettando i risultati.

È importante sottolineare però anche il ruolo che sta giocando la stampa spagnola che per ovvie ragioni (storiche, cultuali e linguistiche) ha molto peso in America latina e nei Caraibi. Pertanto i titoli roboanti de El Mundo che dice “L’estrema destra di Meloni vince in Italia e scuote l’Unione Europea” e de El País che ha dedicato vari articoli alla vittoria del postfascismo della Meloni e delle grane in arrivo per l’Unione Europea avranno un peso non indifferente nel formare un’opinione dall’altra parte dell’Atlantico.

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