Dopo Uniper anche l’importatore di gas di Lipsia Verbundnetzgas (Vng), una consociata della EnBW, presenta al Ministero per l’economia domanda per aiuti di Stato “per scongiurare ulteriori danni ed assicurare capacità di azione”. È il terzo maggior importatore di gas in Germania e dà lavoro a circa 1.500 dipendenti. Nel 2021 ha avuto un fatturato di 18,5 miliardi. Anche piccole e medie imprese di lunga tradizione sono colpite dai forti aumenti dei prezzi energetici, delle materie prime e di trasporto e vanno in amministrazione controllata. Si tratta del produttore di carta igienica Hakle e del distributore di scarpe Görtz, mentre il concessionario di parti per l’industria automobilistica Dr. Schneider ha presentato istanza di insolvenza: in totale hanno 4.700 dipendenti.

L’importatore di gas della Germania orientale Vng, che la casa madre EnBW definisce rilevante per il sistema di sicurezza dei rifornimenti nel Paese visto che fornisce 400 aziende municipalizzate, ha subito circa un miliardo di euro di perdite perché ha dovuto acquistare metano agli altissimi prezzi di mercato dopo il venir meno di due contratti di fornitura, uno per 35 Terawattora da Gazprom Export ed uno precedente con un fornitore nazionale per 65 TWh (da metà maggio non è più onorato).

Nei giorni scorsi ha fatto scalpore il caso del produttore di carta igienica Hakle GmbH, oltre 200 dipendenti: nel 2020 aveva conseguito un fatturato di quasi 80 milioni di euro con un attivo di 650.000 euro. Avendo chiesto l’apertura della procedura potrà continuare l’attività, iniziata nel 1928, parallelamente al risanamento. Gli stipendi sono assicurati dall’Agenzia federale del lavoro fino a novembre ed importanti clienti e partner hanno segnalato di voler aiutare l’azienda di Düsseldorf.

Anche il distributore di calzature Ludwig Görtz GmbH ha chiesto l’avvio di una procedura di amministrazione controllata insieme alle sue due consociate Görtz Retail GmbH e Görtz Logistik GmbH. Lo ha motivato con gli sviluppi della guerra in Ucraina, l’inflazione elevata, i prezzi energetici crescenti e l’enorme calo di acquisti. Anche in questo caso gli stipendi dei circa 2.500 addetti di tutte e tre le aziende del gruppo saranno coperti fino a novembre dall’Agenzia federale del lavoro e potrà proseguire le vendite nelle circa 160 filiali in Germania ed Austria. Il tribunale di Amburgo ha incaricato come amministratore temporaneo l’avvocato esperto in operazioni di risanamento Sven-Holger Undritz dello studio White & Case, la direzione dell’impresa però resta operativa ed il suo ruolo è solo di controllo. Il manager Frank Revermann ed il capo dell’ufficio finanziario Tobias Volgmann contano di presentare un piano di risanamento entro tre mesi per l’approvazione del tribunale e dei creditori.

Anche il fornitore di componenti automobilistici Dr. Schneider con sede a Kronach in Baviera ha presentato istanza di insolvenza. Ne sono colpiti 2.000 dipendenti, non quelli delle consociate estere in USA, Cina, Spagna e Polonia. Il tribunale di Coburg ha nominato come curatore fallimentare l‘avvocato Joachim Exner dello studio Beck e partner che ha dichiarato all’agenzia stampa Dpa di “vedere buone chance di risanamento”. Probabile una soluzione che preveda un accordo coi creditori. Intanto anche in questo caso l’Agenzia federale per il lavoro assicura gli stipendi per i prossimi tre mesi e l’attività può procedere.

Per Patrick-Ludwig Hantzch, direttore e portavoce del centro economico di ricerca Creditreform, intervistato dalla ARD, effetti c’è una coda di fallimenti dalla pandemia. Gli aiuti statali hanno artificialmente evitato l’insolvenza di molte imprese che ora in un ambiente economico turbato da elevata inflazione, alti prezzi energetici, interessi in aumento, mancanza di collaboratori, reti di rifornimento interrotte, non ce la fanno. Il governo pianifica però l’introduzione di regole fallimentari più generose per le imprese fondamentalmente sane e che in condizioni diverse potrebbero sopravvivere. Aziende che già ora soffrono per i rincari potrebbero tuttavia avere difficoltà a superare l’inverno.

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