Cinema

Morto James Caan, fu il Sonny del “Padrino” e protagonista di “Misery non deve morire”

Aveva 82 anni, essendo nato nel 1940 a New York, nel quartiere del Bronx. Ha avuto una carriera lunghissima, nonostante problemi di droga e piccoli incidenti della legge: ha recitato con John Wayne in El Dorado fino a Misery non deve morire con Kathy Bates e ancora Dick Tracy e Dogville e la serie tv Las Vegas

di F. Q.

Il grande pubblico lo conobbe come Sonny Corleone, il figlio rissoso e irascibile di don Vito Corleone, nell’immortale il Padrino di Francis Ford Coppola. Addio a James Caan, l’attore statunitense celebre anche per Misery non deve morire.

Caan aveva 82 anni, essendo nato nel 1940 a New York, nel quartiere del Bronx. Ha avuto una carriera lunghissima, nonostante problemi di droga e piccoli incidenti della legge: ha recitato con John Wayne in El Dorado fino a Misery non deve morire con Kathy Bates e ancora Dick Tracy e Dogville e la serie tv Las Vegas. Da giovane aveva giocato a football americano e studiò all’università di Hofstra dove scoprì la recitazione e conobbe Coppola. Il regista italo americano lo scelse come protagonista di Rain People. Poi ebbe un ruolo di primo piano nel Padrino parte prima: celebre è la scena del suo assassinio.

All’epoca del Padrino Caan era già una star della televisione, avendo sfondato nel 1971 con il film televisivo Brian’s Song. Poi è stato uno degli attori più impegnati di Hollywood, apparendo in Hide in Plain Sight (che ha anche diretto), Funny Lady (al fianco di Barbra Streisand), The Killer Elite e Chapter Two di Neil Simon, tra gli altri. Ma all’inizio degli anni Ottanta ha affrontato un periodo difficile. Aveva iniziato a lottare con l’uso di droghe ed era stato devastato dalla morte per leucemia nel 1981 della sorella Barbara, che fino ad allora era stata una forza trainante nella sua carriera. Nel 1990 tornò alla piena celebrità al fianco di Kathy Bates in Misery non deve morire. Sposato e divorziato quattro volte, Caan ha avuto una figlia, Tara, e i figli Scott, Alexander, James e Jacob.

Il suo manager Matt DelPiano ha dichiarato che è morto mercoledì, senza dare dettagli sulla causa del decesso. “Non solo era uno dei migliori attori che il nostro settore abbia mai visto, ma era anche divertente, leale, premuroso e amato”, ha detto DelPiano, “Il nostro rapporto è sempre stato di amicizia prima che di lavoro. Mi mancherà moltissimo e sono orgoglioso di aver lavorato con lui per tutti questi anni”.

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