Mega cuffie nelle orecchie e musica a palla? Smartphone alla mano e giù di Tik Tok e Instagram? No, David Popovici, 17enne rumeno e rivelazione del nuoto ai mondiali di Budapest per rilassarsi studia filosofia: Seneca in particolare.
Da bambino lo chiamavano il Mago: non per i meriti sportivi che già si vedevano per la verità (in Romania vinceva tutto, a Roma agli juniores internazionali pure), ma perché gli piaceva fare giochi di prestigio per intrattenere compagni e genitori prima degli allenamenti. E il mago ha continuato a farlo in Romania, in vasca e fuori: dagli Stati Uniti di fronte a quell’immenso talento hanno provato ad accaparrarselo le migliori università, con borse di studio importantissime ovviamente, ma lui ha sempre rifiutato. Lo hanno paragonato a Thorpe, a Popov, ma il suo idolo è Micheal Phelps: “Come per tutti i ragazzi che fanno nuoto oggi”.
Nuota da che era bambino, per curare la scoliosi, a patto che alla fine degli allenamenti ci si fermasse da…Ikea, già, per la passione di David per le loro torte.
Torte e filosofia dunque…e medaglie, come quelle appena conquistate nei 100 stile e nei 200.

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