di Marco Bertolini

Possiamo davvero continuare così? In questi ultimi giorni è come se si fosse scatenato un Armageddon, come se tutti i nodi irrisolti che da decenni sono stati lasciati da parte fossero riemersi con tutta la loro prepotenza. Il clima in gran parte d’Europa ci ha proiettato in un’estate preventiva asfissiante e siccitosa, in cui il razionamento dell’acqua è diventata una realtà anche nei comuni del nord Italia. La benzina, nonostante i 30 centesimi al litro di “sconto” governativo, ha superato ancora una volta la barriera dei 2 euro, sia per il diesel che per la benzina. L’inflazione galoppa in tutto il mondo occidentale, raggiungendo livelli che si vedevano quarant’anni fa e che si credevano non più raggiungibili.

Le banche centrali si preparano ad aumentare i tassi di interesse, proprio ora che veniamo da due anni che, per noi europei, sono stati pesantissimi causa Covid, aggravando ancor di più la situazione per tantissime famiglie. La democrazia partecipativa è in uno stato comatoso, la disaffezione è massima e non c’è più voglia di partecipare ad uno spettacolo che pare indegno, che si parli di referendum o di elezioni amministrative. La pandemia sembra non finire mai, arrivando a minacciare per la prima volta anche i mesi estivi che, negli scorsi anni, erano serviti a “tirare il fiato” tra un’ondata e l’altra. La guerra, come evocato da molti, si sta trasformando in un conflitto sempre più lungo e sanguinoso che, oltre alle insopportabili perdite umane, sta portando a conseguenze economiche che cominciano a diventare insostenibili, basti pensare cosa significherebbe dover far fronte per i prossimi mesi ai tagli del gas che stiamo subendo in questi giorni.

Insomma, ci troviamo di fronte a qualcosa di mai sperimentato nel dopoguerra, un mix micidiale di situazioni esplosive che dipingono uno scenario che lascia ben poco spazio all’ottimismo. Non ci rimane che tenere botta, ma fino a quando? La speranza è che da tutto questo, più o meno rapidamente, possa partire una rivoluzione copernicana non più procrastinabile…

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