Dopo il via libera Ue all’embargo sul petrolio russo (che comunque scatterà solo nel 2023), i prezzi dei carburanti alla pompa sono di nuovo in forte salita in scia ai rincari che si sono registrati sui mercati all’ingrosso. Il taglio delle accise, in vigore fino all’inizio di luglio al netto di probabili proroghe da parte del governo, non basta per calmierare i rincari. La verde in modalità self sale di nuovo oltre gli 1,9 euro, il diesel a 1,83. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, mercoledì mattina Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. Stesso rialzo per IP e Q8. Per Tamoil +4 centesimi al litro sulla verde e +3 sul diesel.

In base all’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 del 31 maggio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è aumentato a 1,914 euro/litro (il valore precedente era 1,902). Il diesel self si è portato a 1,831 euro/litro (da 1,821). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio è ora a 2,049 (da 2,037), il diesel servito a 1,973 (da 1,963).

Mercoledì il prezzo del petrolio ha reagito alla notizia dell’embargo al greggio russo toccando nel pomeriggio un picco di 119,9 dollari per l’indice di riferimento Wti del Texas, un record storico, superiore anche ai 116,4 dollari dello scorso 7 marzo, pochi giorni dopo l’inizio del conflitto. Spinta anche per il Brent del Mare del Nord a 120,9 dollari al barile, come lo scorso 7 marzo.

A questo punto è “molto probabile” che il governo intervenga ancora sulle accise, ha detto la sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra a Mattina 24 su Rainews 24. “Banalmente l’aumento dei prezzi fa anche aumentare il gettito dell’Iva, che non vogliamo mettere nelle casse dello Stato, ma lo utilizziamo per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo”, ha detto Guerra, ricordando che contro il caro energia “il governo ha fatto già interventi per 30 miliardi”.

Articolo Precedente

Lotta all’evasione con l’incrocio dei dati, l’obiettivo del Pnrr è appeso al sì del Garante privacy: 30 giorni per il via libera al decreto

next
Articolo Successivo

Le storie di chi ha un reddito ma non regge caro bollette e inflazione: “Per me è una tragedia, peggio di due anni di pandemia”. “Ho cambiato stile di vita, lavo le stoviglie a mano e uso acqua fredda”

next