Dalle fila di auto blu di Stato all’ordinanza di demolizione di presunti abusi è un attimo, questione di pochissimi giorni. È la curiosa parabola di Villa Zagara a Sorrento, la lussuosa location scelta dal think tank The European House Ambrosetti e dal ministro Mara Carfagna per “Verso sud”, il forum sulle politiche per il Mezzogiorno. All’appuntamento di venerdì 13 e sabato 14 maggio hanno partecipato il premier Mario Draghi, nove ministri e il capo dello Stato Sergio Mattarella: un evento epocale per il territorio di Sorrento e della costiera sorrentina, che ora, inevitabilmente, sarà seguito da una scia di polemiche sulla scelta del luogo dove ospitarlo.

L’ordinanza comunale di otto pagine porta il numero 146 ed è datata 17 maggio. È il frutto di un diniego parziale di un’istanza di sanatoria edilizia del 2018. Il dirigente del settore antibusivismo del Comune di Sorrento, l’ingegnere Alfonso Donadio, ha ordinato la “demolizione delle opere abusive evidenziate ai punti 2, 3, 4, 7”. Si tratta di un locale deposito, un altro locale deposito a servizio della piscina, un locale deposito impianti, e un cambio di destinazione da deposito ad abitazione di parte del piano seminterrato del fabbricato principale, già oggetto di una istanza di condono ai sensi della legge 47/85, non ancora esitata. È fatta salva, ovviamente, la possibilità dei titolari della struttura di impugnare i provvedimenti e replicare alle contestazioni. D’altra parte il forum era stato preceduto da un febbrile andirivieni di professionisti dell’ufficio tecnico comunale, incaricati di svolgere alcuni sopralluoghi nella Villa che lo avrebbe accolto. Ma perché? Col pericolo, poi, di rovinare la festa di un evento fiore all’occhiello delle politiche di rilancio dell’immagine di Sorrento in Italia e nel mondo?

La risposta starebbe nel racconto di un sorrentino che sulla questione ha combattuto una battaglia di segnalazioni e denunce. Si chiama Michelangelo Scannapieco e delle sue iniziative lascia sempre numerose tracce sui social. Scannapieco sostiene di aver chiamato il centralino del Quirinale nei giorni precedenti al forum, “per avvertire della brutta figura a cui sarebbe andato incontro il presidente Mattarella se si fosse recato in una struttura gravata da gravi irregolarità e abusi”, dice a ilfattoquotidiano.it, precisando che le telefonate sono state più di una, di cui l’ultima proprio il giorno prima dell’arrivo del capo dello Stato. Sta di fatto che mentre Scannapieco tempestava di chiamate il Quirinale e spalmava di post polemici la sua frequentatissima pagina Facebook, negli uffici di Piazza Sant’Antonino iniziava una frenetica consultazione dei fascicoli urbanistici di Villa Zagara, nata in un immobile acquistato nel 2018 a un’asta giudiziaria. Istruttoria seguita, secondo le procedure di rito, da alcuni sopralluoghi, che potevano essere confusi con quelli delle forze dell’ordine impegnate nei preparativi di sicurezza di un evento al quale avrebbe partecipato praticamente l’intero governo, nonché quasi tutti i segretari dei principali partiti.

Le ispezioni sono state ultimate poche ore prima del forum, fuori tempo massimo per poter emettere un eventuale provvedimento prima che si svolgesse. La kermesse si è così celebrata regolarmente, con il saluto di Mattarella, tra gli applausi dei ministri e i complimenti per la qualità dell’accoglienza. Ai sorrentini però non sono andate giù le dichiarazioni del governatore campano Vincenzo De Luca, che si è lamentato del traffico per raggiungere Sorrento, è arrivato in ritardo, ha disertato il dibattito tra i presidenti di Regioni e ha suggerito agli organizzatori del think thank Ambrosetti di spostare la manifestazione dell’anno prossimo a Ravello.

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