La guerra criminale di Putin continua e diciamo la verità: qualcuno in Italia ha paura che la Russia perda. Eh sì, i sostenitori italiani di Putin hanno il terrore che la guerra in Ucraina possa trasformarsi nella fine del loro burattinaio e quindi degli amati soldi russi: ci hanno provato e ci stanno provando in ogni modo a giustificare i crimini di guerra del loro capo, si sono camuffati da opinionisti, da esperti, da politici e infine da pacifisti ma in realtà sono semplicemente a libro paga di Putin.

Hanno da tempo preso soldi dal Cremlino, non sono fantasie ma parole del Presidente del Copasir, Adolfo Urso, il quale in un’intervista a Libero afferma testualmente: “Il reclutamento avviene tramite spionaggio, arruolamento e propaganda, messa a libro paga di dirigenti, fake news, campagne social, attacchi cibernetici. Ripeto: in relazione alla guerra d’Ucraina avevamo riferito in Parlamento già il 9 febbraio scorso nella nostra relazione annuale, e prima ancora l’avevamo fatto il 13 gennaio per quanto riguarda nello specifico la sicurezza energetica, ben 40 giorni prima dell’invasione!”. Il tutto già evidente dal 2014.

Insomma, una macchina da guerra alla realtà, alla manipolazione della comunicazione e alla vita sociale. Non è una coincidenza che le fake news abbiano contribuito a creare un controllo mirato di una fetta di popolazione culturalmente fragile e permeabile a tali false ricostruzioni della realtà. Il metodo di Putin è stato utilizzato per contaminare alla radice il libero pensiero dei cittadini, un metodo criminale devastante e ben radicato nella nostra società. Si è potuto notare con forza dal referendum costituzionale in poi, lo abbiamo visto durante la pandemia.

Non a caso i siti di disinformazione utilizzati per demonizzare il vaccino e la scienza sono stati poi utilizzati per difendere la guerra di Putin, e qui siamo arrivati: le bombe di Putin hanno squarciato la finzione che il criminale russo aveva creato negli anni. Ma nonostante le evidenti responsabilità del dittatore del Cremlino, in Italia si è potuto notare e si nota con evidente squallore il goffo tentativo dei burattini al soldo russo di mistificare completamente la realtà: interviste, ospitate in tv, eventi, farneticazioni che se guardate dal resto del mondo fanno ipotizzare un rincoglionimento italiano o un film tragicomico. Perché non può essere di certo chiamato giornalismo quello che si fa in alcuni programmi televisivi o si scrive nei soliti giornali di propaganda russa. E quando alcuni servizi o interviste vengono rilanciate dai siti russi, come non provare vergogna per avere connazionali così infami e venduti. Per questo li vediamo disperati, alla ricerca di visibilità e che cercano di difendere con i denti Putin: lo difendono più alcuni italiani che gli stessi russi.

L’emblema della farsa e della prossima sconfitta di Putin è stata la “parata” militare di ieri a Mosca: una sfilata ridicola, ma ancor più assurde le parole usate da Putin per cercare di giustificare la sua guerra criminale contro l’Ucraina. In sintesi Putin ci vuole fare credere che la sua guerra è fatta per liberare l’Ucraina dai nazisti e difendersi dall’atto dell’Occidente: insomma, per Putin anche i bambini uccisi dalle sue bombe erano nazisti. Frasi che non meriterebbero neanche spazio in nessuna tv.

Un “uomo” piccolo che per le sue manie ha creato orrore e distruzione in una nazione sovrana e libera, un criminale che usando continuamente le menzogne crede di conquistare il mondo, un delinquente che attraverso le continue falsità e bugie si è messo in testa di poter fare quello che vuole. Ma il problema non è lui e chi in Italia continua a difenderlo direttamente o indirettamente: la nostra fortuna si chiama America, si chiama Mattarella, si chiama Draghi e si chiama Renzi. Senza queste persone oggi in Italia avremmo avuto un governo e un presidente della Repubblica che ci avrebbero fatto vergognare. Solo a immaginare Conte ora al governo, che faceva le dirette Facebook con Casalino, magari a sostegno indiretto di Putin, mi sento male.

Ma per nostra fortuna c’è stato chi vedeva lungo e ha capito in anticipo cosa stesse succedendo. La storia ben presto scriverà della pagine di verità e di giustizia, il tempo pian piano dimostrerà che chi si autoproclamava avvocato del popolo altri non era che un ciarlatano. Il tempo già ci sta dicendo che molte fake news e operazioni di denigrazione arrivano dalla Russia. Il tempo ben presto ci dirà che i putiniani italiani altro non erano che mercenari senza dignità. L’Ucraina vincerà questa guerra e grazie a loro forse ci libereremo anche della più grande fonte di inquinamento del nostro sistema di informazione: Putin.

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